Perchè il Disclosure richiede (molta)pazienza

Perchè il Disclosure richiede (molta) pazienza

Gli ultimi sviluppi del processo di Disclosure e un importante suggerimento

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Paolo GuizzardiFoto di Paolo

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Foto di Alexander Mils su Unsplash

Premessa

                 Il processo di trasparenza istituzionale sul fenomeno UFO/UAP negli USA che va sotto il nome di Disclosure (rivelazione) iniziato a fine 2017 con lo storico articolo del New York Times che portava a conoscenza del pubblico il programma AATIP e il suo ultimo direttore Luis Elizondo ha subito negli ultimi mesi due colpi piuttosto pesanti.

Lo storico articolo del NYT

Lo storico articolo del 16 dicembre 2017 del New York Times che ha dato inizio al processo del Disclosure [da nytimes.com]

Il primo ha avuto luogo nella sede del Congresso USA dove il c.d. Emendamento Schumer alla legge per le attività della Difesa per l’anno fiscale 2024 (o NDAA24) è stato fatto oggetto di una imboscata dal quale è uscito talmente depotenziato da essere quasi del tutto inutile.
Il secondo è la pubblicazione della prima parte del Rapporto Storico sulle implicazioni del governo USA con gli UFO/UAP, redatto dall’ufficio AARO del Pentagono come prescritto dalla legge di autorizzazione per le attività della difesa del 2023 (o NDAA23).
Entrambi gli eventi hanno sortito un effetto negativo sul processo di Disclosure negli USA, dove il primo ha colpito nella sostanza, mentre il secondo ha avuto un effetto più sottile, agendo sul modo in cui i media - almeno quelli principali - raccontano il processo, influenzando in modo subdolamente negativo la narrazione da essi resa al pubblico, se non inibendola.

Queste note intendono fare il punto della situazione del processo di Disclosure ad aprile 2024 e chiarire una questione fondamentale nel processo, a beneficio di chi si è avvicinato da poco alla questione.

Situazione

Prima di tutto occorre dire che il contrattacco menzionato all’inizio è una azione che deve essere vista come risposta a un ‘attacco’ che consiste in una denuncia sporta all’Ispettore Generale del Ministero della Difesa da David Grusch nel 2021.

David C. Grusch

David C. Grusch con alcune delle sue decorazioni [da thedebrief.org]

Grusch, un ufficiale militare decorato prima e di intelligence poi, ha raccontato di essere venuto a conoscenza, a seguito di indagini che ha potuto effettuare ‘dal di dentro’ in ambienti militari e di intelligence, del fatto che elementi della Comunità dell’Intelligence USA portano avanti da lungo tempo operazioni tese al recupero e cattura di UAP e alla loro retroingegnerizzazione a scopi di supremazia militare con la collaborazione di industrie della difesa. Tali operazioni avrebbero portato al recupero o cattura di un certo numero di veicoli (leggasi UAP) nonché dei cadaveri dei loro occupanti. Secondo Grusch inoltre, e questo è il fatto più grave, queste operazioni vengono portate avanti da decenni in modo clandestino, cioè sono intenzionalmente sottratte alla supervisione delle catene di comando militari e degli organi costituzionali, ovvero il Congresso degli USA. Il tutto verrebbe portato avanti in condizioni di segretezza molto elevate. Oltre a questo, che di per sè configura consistenti responsabilità penali, si aggiungerebbero altri fatti collaterali ma sempre molto gravi quali la distrazione illecita di fondi pubblici per finanziare tali programmi occulti, nonché atti di intimidazione/repressione per mantenere il segreto ad ogni costo, fino ad arrivare a veri e propri omicidi.
Queste operazioni sarebbero gestite ormai da molti decenni da una sorta di entità grigia, una rete di ambienti appartenenti alla Comunità dell’Intelligence ma anche alle forze armate USA e a industrie della difesa. Un’entità grigia che opera clandestinamente prendendo autonomamente decisioni all’insaputa dei comandi militari, del Congresso e dell’opinione pubblica su una questione di importanza colossale, le cui conseguenze si estendono ben al di là degli Stati Uniti per interessare praticamente l’intera umanità terrestre.
Grusch ha inizialmente rivelato tali informazioni nel 2021 all’Ispettore Generale del Ministero della Difesa in forma riservata. Tali informazioni però hanno raggiunto anche chi non avrebbero dovuto, cosa che ha causato vari problemi a Grusch sotto forma di pesanti intimidazioni e minacce, sia a livello burocratico che personale, a seguito delle quali nel maggio del 2022 ha sporto denuncia presso l’Ispettore Generale della Comunità dell’Intelligence.

La denuncia di Grusch

La denuncia sporta da David Grusch all’Ispettore Generale della Comunità dell’Intelligence il 25 maggio 2022 [da www.weaponizedpodcast.com]

A seguito di questa denuncia Grusch ha tenuto molte ore di briefing riservati al Congresso, in cui ha raccontato quello di cui è venuto a conoscenza a seguito delle sue indagini.
Nelle sue esternazioni pubbliche, Grusch ha precisato di non essere mai stato personalmente coinvolto in alcuna delle attività che ha denunciato. Ha anche riferito che quando, durante il suo servizio attivo nell’Intelligence, ha cercato di ottenere informazioni specifiche su tali attività (specificamente i programmi di recupero e retroingegneria), ha ricevuto un esplicito diniego. Ha comunque specificato che nel corso dei briefing riservati tenuti al Congresso ha fatto nomi, cognomi di persone e nomi e indirizzi di aziende coinvolte.

La vicenda di Grusch è stata resa nota al pubblico per la prima volta da questo articolo di TheDebrief.org.

A seguito di questo articolo, la maggior parte dei media ha dato risalto, spesso con toni sensazionalistici, al fatto che Grusch ha esposto l’esistenza degli UFO intesi come veicoli alieni di cui sarebbero stati anche rinvenuti i corpi degli occupanti. Certo, il fatto che siano stati recuperati corpi di entità biologiche non umane e i loro veicoli non terrestri è clamoroso di per sè, ma ciò che ha motivato Grusch è il desiderio di esporre una disfunzione istituzionale talmente grave da minare alle basi il funzionamento della democrazia statunitense.
È appena il caso di menzionare in questa sede che quanto affermato da Grusch non è certo una novità. Solo per menzionare qualche caso fra i tanti, il Dr. Steven Greer aveva già esposto questi fatti già una trentina di anni fa, con il suo Disclosure Project.

Il Dr. Steven Greer

Il Dr. Steven M. Greer, fautore del Disclosure Project [da rumble.com]

Un pezzo di questo complesso puzzle era stato anche raccontato nel 1997 dal Colonnello dell’esercito USA Philip Corso nel suo libro “Il giorno dopo Roswell”, in cui descrive il suo ruolo nel coinvolgimento delle industrie della difesa nelle operazioni di retroingegneria, disseminando materiali ‘esotici’ a varie aziende.

Il libro The Day After Roswell

Il libro del Colonnello Philip Corso [da goodreads.com]

Negli anni ’80 Bob Lazar ha riferito di essere stato reclutato per un certo periodo di tempo per svolgere ricerche sul sistema di propulsione di un veicolo non umano in una sottostruttura facente parte del complesso dell’Area 51 che ne ospitava un totale di nove.

Bob Lazar

Bob Lazar con uno schizzo del veicolo alieno sul quale afferma di aver lavorato [da ufofest.com]

Oltre a questo, nell’arco di tre quarti di secolo moltissime sono state le voci ‘di corridoio’, le segnalazioni anonime, i documenti fatti pervenire in modo anonimo a vari ricercatori, e anche le dichiarazioni giurate in punto di morte in cui si faceva stato di situazioni di vario tipo, ma che andavano tutte - a mo’ di tasselli di un grande puzzle - a corroborare quanto riferito da Grusch.
Questi elementi di informazione, tutti non ufficiali naturalmente, non sono mai stati presi sul serio da nessuno, e se c’è mai stato qualcuno che li ha presi in considerazione è stato unicamente per farsene beffe. Solo gli ufologi li hanno tenuti in considerazione, ben sapendo che così tanti elementi ripetuti per tanto tempo non possono non avere un minimo di realtà alla base. Come si suol dire, se c’è del fumo un po’ di arrosto ci deve pure essere.
Ma il fatto più importante è che la denuncia che Grusch ha sporto presso l’ufficio dell’Ispettore Generale della Comunità dell’Intelligence USA nel 2022 riferendo quanto già denunciato all’Ispettore Generale del Ministero della Difesa e le pesanti intimidazioni e minacce a livello personale che ha subito, è stata accolta e valutata “credibile e urgente”. Al momento di scrivere si sa, per esplicita dichiarazione dell’interessato, che il procedimento d’indagine per le minacce subite è in corso, ed essendo classificato non vi sono naturalmente notizie in merito. Non è inoltre dato sapere se l’Ispettore Generale della Comunità dell’Intelligence o altri enti abbia, o abbiano, iniziato alcuna indagine sul filone principale della denuncia sporta da Grusch.
Da segnalare anche che non poche sono state le figure in ambito militare/intelligence che si sono fatte avanti per corroborare quanto affermato da Grusch, il quale ha ripetuto e confermato sotto giuramento le sue affermazioni nel corso di una audizione congressuale nel giugno del 2023.

Grusch al Congresso

David Grusch nel corso della sua deposizione giurata al Congresso USA [da wikipedia.org]

Fino a qui l’attacco portato da David Grusch a questa situazione di grave illegalità. Per maggiore chiarezza, ci tengo a precisare che Grusch si è comportato da vero whistleblower, un termine intraducibile per la nostra lingua e poco comprensibile per la nostra cultura. Il termine inglese sta a significare letteralmente ‘colui che suona il fischietto’, nel senso di una persona che lancia l’allarme su una situazione grave, illegale, fraudolenta o pericolosa. Più che raccontare dell’esistenza sulla Terra di esseri non umani e dei loro veicoli, a Grusch premeva esporre questa grave situazione.

Ora vediamo un po’ più in dettaglio come si è sviluppato il contrattacco.

La prima azione di contrattacco ha avuto come campo di battaglia l’iter legislativo della legge di autorizzazione per le attività della Difesa per l’anno fiscale 2024 (o NDAA24). Un gruppo bipartisan di senatori capeggiati dal capogruppo di maggioranza del Senato Sen. Chuck Schumer aveva elaborato un’articolata, organica e molto ben strutturata serie di norme che avrebbe dovuto avere l’effetto principale di ridurre la classificazione delle informazioni sugli UFO/UAP, che - come vedremo più oltre - è il più grave problema fra tutti quelli che ostacolano lo svolgimento del processo del Disclosure. Oltre a questo, le norme prevedevano un rafforzamento del meccanismo di protezione per i whistleblowers nonché attribuivano al governo USA il potere di esproprio su qualsiasi materiale, manufatto ‘esotico’, o reperto biologico ‘esotico’ che si trovasse a qualsiasi titolo in mani private. Tali norme erano contenute in un emendamento alla legge NDAA24 che ha preso il nome di 'emendamento Schumer'.

Il Senatore Schumer

Il Senatore Chuck Schumer, capogruppo di maggioranza del Senato [da thedebrief.org]

Quello che è successo è che, per entrare a far parte della legge NDAA24, l’emendamento avrebbe dovuto ricevere l’approvazione congiunta di Camera e Senato in fase di Conferenza di Riconciliazione. Questa conferenza è l'atto finale del processo legislativo e riunisce Camera e Senato allo scopo di ‘limare’ le differenze fra le versioni della legge prodotte dai due rami del Congresso, così da produrre un testo che viene approvato dall’intero Congresso, cioè Camera e Senato, per essere poi inviato alla firma del Presidente.
Per continuare con la terminologia militare usata fin qui, possiamo dire che la Conferenza di Riconciliazione è divenuta il teatro di una imboscata tesa da alcuni deputati repubblicani che, accampando motivi scarsamente condivisibili tanto da apparire pretestuosi, hanno minacciato di far deragliare all’ultimo momento l’approvazione della intera legge NDAA24 se l’emendamento Schumer fosse stato mantenuto come presentato. Il risultato di questa imboscata è stato che l’emendamento è stato ‘respinto con perdite’, ridotto ai minimi termini in un modo che di fatto lo ha reso quasi inutile. È importante notare che non è certo un caso se i promotori di questa imboscata sono stati alcuni deputati repubblicani con importanti ed accertati legami (leggasi sostanziosi finanziamenti per la campagna elettorale) con le industrie della difesa , una delle parti messe in luce dalla denuncia di Grusch che avrebbe potuto subire pesanti conseguenze dalle norme dell'emendamento Schumer, in particolare dal conferimento al governo del potere di esproprio ('Eminent Domain').
Per un esame dettagliato della vicenda, consiglio la lettura del mio precedente articolo del blog intitolato “RIP emendamento Schumer”.

La seconda azione di contrattacco è stata il ‘Rapporto Storico’ preparato dall’Ufficio AARO, l’ufficio voluto dal Congresso per essere gestito congiuntamente da Intelligence e Difesa allo scopo di indagare da un punto di vista militare sul fenomeno UAP.
Si noti che il Rapporto Storico non deriva dalla buona volontà e diligenza dell’AARO come qualche media ha voluto far apparire, ma da una precisa disposizione di legge contenuta nella legge NDAA23.

Legge NDAA23

Le norme che stabiliscono la produzione del Rapporto Storico da parte dell’AARO nella legge NDAA23 [da www.congress.gov]

Molto è già stato detto sulla prima parte del Rapporto Storico dell’Ufficio AARO e non desidero qui entrare nei dettagli. Desidero piuttosto fare un’osservazione di carattere generale sul modo in cui il Rapporto è stato trattato dai media. La stragrande maggioranza degli organi di informazione di massa ha infatti fatto passare il messaggio “l’Ufficio UFO del Pentagono non trova traccia di alieni, di UFO recuperati né di programmi di retroingegneria”.
Ora, glissando su varie imprecisioni storiche del Rapporto che tralascia documenti e fatti importanti sbagliando anche la data dell’avvistamento di Kenneth Arnold, occorre notare la puntigliosità che invece usa per specificare che non sono stati trovate prove di artefatti UFO in possesso del governo, di presenze aliene, né tantomeno di programmi di recupero/cattura e retroingegneria.
Ma più importante è rilevare qui che praticamente nessuno dei grandi media ha sottoposto il Rapporto a verifiche autonome, né tantomeno ad un esame critico, e comunque rimane il fatto che si diceva sopra: i media si sono concentrati sul fatto che non sono stati trovati UFO né programmi di retroingegneria, ma praticamente nessuno ha chiarito che l’essenza del discorso è che Grusch ha esposto gravi illeciti compiuti in ambito militare e di Intelligence. Illeciti che richiedono indagini da parte di enti esterni al Pentagono e alla Comunità dell’Intelligence con formali poteri di indagine - come non è certo l’Ufficio AARO.
Da segnalare anche che prima di essere pubblicato, il Rapporto è stato presentato in anteprima a porte chiuse a un ristretto numero di giornalisti selezionati. Viene quantomeno da chiedersi il motivo di tale trattamento non del tutto comune.
Comunque sia, se è vero che esiste questa entità grigia che opera sugli UFO/UAP sottraendosi da decenni alla supervisione del Congresso è poco ma sicuro che non va certo a raccontarlo all’AARO. La credibilità del Pentagono che indaga su sé stesso è minima, tanto più se si considera la gravità di quanto denunciato da Grusch.

Un ulteriore fattore da notare a questo proposito è l’influenza che la pubblicazione della prima parte del Rapporto Storico dell’AARO ha avuto sul Disclosure. Da vari mesi a questa parte i principali media statunitensi, e a ricasco quasi tutti gli altri del ‘mondo occidentale’ sono molto silenziosi, evitando di pubblicare notizie su UAP e sul Disclosure. Se da un lato questo potrebbe essere dovuto solamente all’effetto del Rapporto Storico, che ha ‘dimostrato’ come in questa faccenda degli UFO/UAP ci sarebbe ben poca sostanza, tanto che non vale la pena di seguirla, dall’altro non è assolutamente da escludere che si tratti dell’effetto di una specifica attività di pressione sui media portata avanti dalla fazione anti-Disclosure dell’Intelligence USA, passata al contrattacco dopo le denunce di Grusch. A mio personale avviso potrebbe trattarsi di un effetto combinato dovuto ad entrambe le componenti.
Si noti che qui non si tratta di complottismo. Chi conosce come funzionano i servizi di intelligence sa bene che le influenze mirate sui media sono parte quotidiana della loro attività, e quanto ho appena menzionato non fa certo eccezione. A tutti gli altri consiglio di documentarsi leggendo questo libro in italiano.


Commenti

Cosa dire allora, dopo avere considerato tutto questo? La prima e più importante considerazione che si può fare è che evidentemente il processo di Disclosure ha degli avversari. Tracce di questo stato delle cose erano già visibili da tempo, ma ora è chiaro che ci sono forze che negli USA si oppongono al processo di trasparenza istituzionale sugli UAP. Anche se non si può pretendere che siano chiaramente visibili, dal modo in cui si sono sviluppati gli ultimi eventi sopra descritti è logico pensare che si trovino in certi organi dell'Intelligence, dei militari e dell'industria della difesa, non a caso quelli che sono stati tirati in ballo dalla denuncia di Grusch. E proprio questa manifesta azione di attivo contrasto al Disclosure depone a favore di Grusch. Se così non fosse, e quanto denunciato da Grusch fosse solo un ammasso di dicerie senza alcun fondamento, allora per quale motivo avremmo dovuto assistere a queste manovre contro il Disclosure?

Mi sono dilungato su queste vicende perché desidero che i lettori comprendano a fondo quanto la situazione di tutto ciò che attiene al fenomeno UFO/UAP e al Disclosure è complicata. È quindi totalmente ingenuo e irrealistico aspettarsi che il processo di Disclosure possa procedere in maniera chiaramente comprensibile, come succede per qualsiasi 'normale' procedimento.

C’è in ballo una questione di elevata stranezza come il fenomeno UFO/UAP, che di per sè é difficile da comprendere e digerire.
Ci sono in ballo questioni molto gravi. A questo punto ci deve essere qualcuno da qualche parte che è fortemente preoccupato per le possibili conseguenze legali degli illeciti commessi che rischiano di portarlo dietro le sbarre, e altri che devono essere seriamente preoccupati per la possibile perdita di investimenti e fonti di profitto, senza parlare dei gravi danni d’immagine per singoli ma anche istituzioni/aziende.
Ci sono in ballo i servizi di Intelligence. Una cosa molto importante da tenere sempre in considerazione è che in questa faccenda ci sono in ballo i servizi di Intelligence perchè, piaccia o meno, sono quelli che hanno [sempre avuto] in mano l’intera questione UFO/UAP e sono loro che conducono il gioco. E quando ci sono questi enti in ballo non ci si può mai attendere chiarezza sotto forma di atti certi, dichiarazioni, documenti e comunicazioni ufficiali, conferenze e comunicati stampa. Solo cose che compaiono come dal nulla, senza una logica apparente, ma che solo dopo un certo tempo fanno trasparire la presenza di un qualche progetto sottostante.

Inoltre, non bisogna mai dimenticare che esistono due fazioni nell’ambito dell’Intelligence statunitense, una contraria al Disclosure e una in suo favore. La fazione pro-Disclosure è sempre stata minoritaria e solo da pochi anni ha avuto modo di ribaltare la situazione, probabilmente grazie alle purghe nel settore dell’Intelligence effettuate dal Presidente Trump, ed è grazie a questa fazione che siamo dove siamo oggi. La fazione contraria al Disclosure comunque rimane piuttosto forte e continua a opporvisi attivamente. Questo contrasto naturalmente è inaccessibile al pubblico, ma contribuisce a intorbidire ancora un po’ di più le acque, aggiungendo un ulteriore fattore di scarsa comprensibilità.

A questo punto è opportuno e istruttivo dilungarsi un po’ per fare un esempio didattico di cosa succede quando vi sono in ballo i servizi di Intelligence.

Caso di studio: la Commissione Robertson

Negli USA del 1953, preoccupata dal clamore suscitato presso il pubblico dalla grande ondata UFO del 1952 che culminò con il ripetuto sorvolo del Campidoglio, la CIA segretamente nominò una commissione di scienziati allo scopo di esaminare, sempre segretamente, la questione degli UFO, valutare i problemi che poneva alla sicurezza nazionale e raccomandare soluzioni per risolverli.
Presieduta dal Dr. Robertson, dopo pochi giorni di lavoro dedicato ad esaminare alcuni casi - peraltro in modo abbastanza superficiale - la Commissione concluse che gli UFO erano per lo più tutte cose spiegabili, quelli non spiegabili lo erano per mancanza di dati e che comunque non rappresentavano una minaccia.

Il Dr. Robinson

Il Dr. Howard P. Robinson [Archivi Caltech - da obscurantist.com]

Il vero problema era però che il grande interesse del pubblico poteva intasare con segnalazioni irrilevanti i canali di comunicazione dell’Aeronautica USA che erano stati appositamente messi a disposizione del pubblico per le segnalazioni UFO. Questo avrebbe potuto ritardare la trasmissione della notizia di un attacco dell’URSS tanto da rischiare di impedire il lancio del contrattacco [ricordiamo che qui siamo negli anni ’50 del secolo scorso, oggi sarebbe totalmente diverso]; ciò avrebbe gravemente compromesso la credibilità della deterrenza nucleare degli Stati Uniti, ovvero il fatto che se l’URSS avesse lanciato un attacco nucleare contro gli USA, l’Unione Sovietica non avrebbe potuto farla franca, perché avrebbe inesorabilmente subito il contrattacco statunitense. Una eccessiva fissazione del pubblico sugli UFO prestava inoltre il fianco a possibili operazioni di guerra psicologica (psyop) da parte del nemico sovietico. Insomma, tutte cose che bisognava tassativamente evitare.

Rapporto Durant - Il debunking

La versione italiana del Rapporto Durant che contiene il resoconto dei lavori e delle raccomandazioni formulate dalla Commissione Robertson.
[da paologuizzardi.net]

La Commissione Robertson raccomandò quindi che era necessario adottare misure - agendo segretamente, è ovvio - per ridurre quanto più possibile l’interesse del pubblico per gli UFO.

Di lì a poco quindi, di punto in bianco comparvero negli USA eminenti figure in campo scientifico, militare, istituzionale e mediatico che in TV, alla radio, al cinema, su libri e giornali screditavano il fenomeno, spiegando al pubblico ignaro che gli UFO non esistevano, erano solo allucinazioni o cattive interpretazioni di oggetti celesti o veicoli ben noti, che chi diceva di vederli era ubriaco, drogato o demente. Naturalmente il pubblico, che non poteva sospettare della buona fede di queste rispettabili, competenti e autorevoli figure, non poté fare altro che prendere per buone queste cose che venivano loro dette e ridette e comportarsi di conseguenza. Lo stesso fecero i responsabili di enti ed organizzazioni che potevano essere interessati dagli UFO/UAP, come ad esempio le compagnie aeree. Ebbe in questo modo inizio l’epoca del discredito del fenomeno UFO/UAP con le conseguenze ben note a tutti i conoscitori del fenomeno.

La trasmissione UFO: friend, foes or fantasy della CBS

USA 1966, la trasmissione della CBS UFO: Friends, Foe or Fantasy [UFO: amici, nemici o fantasie] del popolare anchorman Walter Cronkite è un esempio dell’artata operazione di screditamento del fenomeno UFO a seguito delle raccomandazioni della Commissione Robertson [dal canale YouTube di UFO Timeline Project]

Si noti che questa vicenda è divenuta di pubblico dominio 60 (sessanta!) anni dopo, quando il Rapporto Durant è stato declassificato, come indicato nella parte superiore della copertina del rapporto.
Quello che quindi abbiamo imparato da questo caso di studio è che, fino a quando il processo di Disclosure rimarrà nelle mani dei servizi di Intelligence è inutile attendersi chiarezza sotto forma di atti pubblici, dichiarazioni ufficiali, resoconti e cose simili, perché semplicemente questo non è il modus operandi di questi enti.

Tonando ai commenti sulla situazione attuale, l’unica previsione che appare logico fare a questo punto è che continueremo ad essere posti di fronte al fatto compiuto, assistendo allo svolgersi di eventi di vario tipo che faranno la loro comparsa in maniera inattesa. Poi, man mano che il processo del Disclosure viene preso in mano da attori diversi dai servizi di Intelligence, come ad esempio gli ambienti istituzionali e accademici, probabilmente lo svolgersi del processo prenderà una piega più ‘normale’ se così si può dire, e solo allora potremo assistere al suo svolgimento secondo una successione di eventi ‘normali’, cioè aperti, pubblici e ufficiali.

Comunque la volontà politica di portare avanti il percorso di trasparenza UAP negli ambienti del Congresso USA esiste e persiste, e su base bipartisan, quindi è lecito ritenere che il percorso del processo del Disclosure continuerà e continuerà ad essere supportato dalla fazione di Intelligence favorevole al Disclosure in contrasto con quella contraria. Nello sviluppo di questo processo assisteremo probabilmente ad altre imboscate, scaramucce e battaglie. Qualcuna sarà vinta, qualcuna sarà persa. Tutte cose queste che portano via tempo, alle quali va aggiunta la piaga della classificazione, che affligge praticamente tutti i documenti UAP in possesso del governo USA, ritardando ancora di più l’intero processo di trasparenza sugli UAP, già di per sé lento.
Quindi la pazienza è fondamentale. Il proverbiale vaso di Pandora è ormai aperto e, malgrado tutto quanto possa essere posto in atto dalle forze contrarie, il processo di Disclosure UAP è inarrestabile. È solo questione di tempo, anche se probabilmente ce ne vorrà ancora parecchio.

Per chi è nuovo a queste tematiche

Infine vorrei fornire una raccomandazione di estrema importanza a chi si è avvicinato da poco alla tematica del Disclosure: se ha avuto la pazienza di seguirmi fino a questo punto spero avrà compreso che, se da un lato è possibile individuare a grandi linee una tendenza nel processo, dall’altro è ben lecito dire che la questione è davvero molto complessa e poco chiara. Ho visto fin troppa gente affacciarsi, stare un po’ a guardare e poco dopo andarsene indignati, sentendosi truffati per essere stati spinti verso un argomento che sembrava appassionante mentre si è rivelato fumoso, campato in aria, complicato e inconcludente.

La lamentela più ricorrente è quella che in questa faccenda del Disclosure ci sono sempre solo chiacchiere e mai nessuno che presenta qualche prova concreta

Per quanto comprensibile, questa lamentela non ha fondamento. Questo perché fino a quando negli USA il 99,9 percento del materiale UFO/UAP rimane classificato, ovvero segreto, il pubblico rimarrà inevitabilmente a bocca asciutta. L’emendamento Schumer mirava proprio a risolvere questo cruciale problema, per fare in modo il Disclosure potesse procedere più speditamente, e non è certo un caso se è stato cancellato da politici la cui campagna elettorale è stata finanziata da industrie della difesa, cioè proprio una delle componenti di questa entità grigia portata alla luce dalla denuncia di Grusch che dall’emendamento Schumer avrebbe potuto subire gravi danni.
Quindi coloro che si lamentano in questo modo devono tenere bene a mente quanto segue:

Quando si parla di UFO/UAP e Disclosure, se non vengono mai presentate prove concrete è perché tali elementi sono classificati, cioè segreti.

Finché rimarranno classificati non ci sarà lamentela che tenga

sarà praticamente impossibile che documenti/prove attinenti agli UFO/UAP vengano formalmente resi noti al pubblico, perché chiunque pubblicasse un qualsiasi elemento classificato commetterebbe un reato penale, come ben sa Edward Snowden
.

Questo è il motivo per il quale i pochissimi documenti UFO/UAP ufficiali di cui si ha conoscenza sono contrabbandati.
Si noti anche che la classificazione di un qualsiasi documento spetta al suo autore, che al momento della sua creazione sceglie e appone il livello di classifica in base all'entità del danno che l'ente originatore subirebbe se il documento divenisse pubblicamente noto. L’atto della classificazione prende un attimo, giusto il tempo di apporre una dicitura, mentre la declassificazione richiede anni, se non decenni (come abbiamo visto sopra nel caso del Rapporto Durant), oppure delle leggi ad hoc.
Per chi vuole documentarsi sulla classificazione consiglio questa pagina dell’Ufficio Centrale per la Segretezza. Si tratta delle norme italiane naturalmente, ma quelle statunitensi sono molto simili.

Conclusioni

Avviandomi alla conclusione di questo articolo desidero ancora una volta, e ancora più sentitamente, ringraziare il senatore Chuck Schumer e i colleghi Rounds, Rubio e Gillibrand per la loro dedizione e impegno per la causa della trasparenza istituzionale sul fenomano UFO/UAP negli USA. Essi hanno concretamente dimostrato che quando c'è la volontà politica si possono fare grandi cose.

Detto questo, desidero terminare questo articolo con quella che è la raccomandazione fondamentale per chi si vuole occupare del Disclosure:

Il processo di Disclosure è una cosa dannatamente seria e complessa, non un reality show televisivo. Occorre un approccio attento, cauto, correttamente informato, e soprattutto paziente.


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