LA STORIA CONTEMPORANEA DEL FENOMENO UFO CON I DOCUMENTI UFFICIALI IN ITALIANO DAL SITO DI PAOLOG
PRIMA PARTE: 1947-1971
Giugno 1947 - La lettera di Oppenheimer ed Einstein
Premessa
Iniziamo questo Percorso guidato sulla storia contemporanea del fenomeno UFO partendo da un documento che consiste in una bozza risalente proprio all'inizio della storia contemporanea del fenomeno, cioè al giugno del 1947, e sarebbe stato scritto da due dei più insigni scienziati dell’epoca, Albert Einstein e Julius Oppenheimer, con il titolo “Relazioni con abitanti di corpi celestri” [si, proprio “celestri”].
Il documento proviene dal sito www.majesticdocuments.com
Albert Einstein e Julius Robert Oppenheimer ritratti insieme in una copertina di Life (da www.atomicheritage.org)
Introduzione
Il documento, che è chiamato lettera ma che si potrebbe definire un piccolo saggio, si articola su sei pagine nelle quali i due scienziati esaminano diversi aspetti attinenti a quelle che potrebbero essere le relazioni con non meglio definiti “abitanti di corpi celestri” e altri fattori derivanti dalla loro presenza sulla Terra.
Le sei pagine che compongono il documento
Un aspetto particolare di questo documento è proprio l’uso dell’aggettivo inglese celestrial al posto del corretto celestial (che peraltro suona praticamente identico al secondo nella pronuncia), che in italiano equivale a “celeste”, per riferirsi a qualcosa di attinente allo spazio. Nella traduzione sono state volutamente riprodotte tutte le varie imperfezioni di una bozza, come cancellazioni, aggiunte a mano e scarabocchi vari, nonché mantenuta la stranezza del termine “celestrial”, tradotto in italiano come “celestre”. I termini inconsueti in questo documento comunque non finiscono qui. Nel testo troviamo infatti combinazioni quantomeno inconsuete quali “stato celestre” “stato celestriale”, “popoli celestri”, “astroplani celestri”, “razze celestri” e “osservatori celestri”.
Per quanto particolare possa essere, non deve comunque passare inosservato il fatto che in origine il documento recava la più elevata classifica di segretezza prevista dalle norme per la tutela del segreto di stato USA, il famoso Top Secret.
Come parzialmente visibile nella parte superiore delle pagine che compongono il documento, esso era in origine classificato Top Secret
Contenuto
Il capitolo iniziale del documento contiene considerazioni in merito alle modifiche che il diritto internazionale subirebbe nel caso si dovessero instaurare relazioni con "uomini extraterrestri."
Il secondo capitolo è dedicato alla possiblità che "una specie di homo sapiens si possa essere stabilita sotto forma di nazione indipendente su di un altro corpo celestre appartenente al nostro sistema solare ed essersi evoluta culturalmente in modo indipendente da noi."
Il terzo capitolo tratta "di cosa fare se degli abitanti di corpi celestri, o entità biologiche extraterrestri (EBE), desiderassero insediarsi qui."
Il quarto capitolo tratta "quale potrebbe essere l’attitudine del diritto internazionale a proposito dell’occupazione di certe parti del nostro pianeta da parte di popoli celestriali"..
Il quinto e il sesto sono capitoletti che trattano del concetto e della definizione di 'res nullius' (cioè una cosa che non appartiene a nessuno) in relazione alle problematiche attinenti alla occupazione di corpi celesti.
Il settimo e ultimo capitolo, che è il più cospicuo, contiene considerazioni sul fatto se "la presenza di astroplani celestri nella nostra atmosfera è un risultato diretto dei nostri esperimenti nucleari".
Il documento infine contiene all'ultima pagina una nota dattilografata con quella che potrebbe essere la firma del Dr. Vannevar Bush in cui si commenta che non si ritiene opportuno che il documento venga fatto leggere al Presidente.
Commenti
Ancora prima ancora di addentrarsi nella lettura del documento sorge spontanea la domanda su cosa abbiano a che fare due fisici, per quanto illustri, con le tematiche attinenti a relazioni con esseri "celestri", questioni che semmai attengono al dominio generale delle scienze sociali. Una domanda questa che però non sembra trovare risposta nel documento.
Poi, entrando nel contesto del documento, già il primo capitolo porge elementi di riflessione interessanti: “Dal punto di vista del diritto internazionale le relazioni con uomini extraterrestri non presentano problemi radicalmente nuovi, ma la possibilità di confrontarsi con esseri intelligenti non appartenenti alla razza umana comporterebbe problemi la cui soluzione è difficile concepire." Interessante qui osservare la menzione della 'possibilità di confrontarsi' con altri esseri contrapposta alla considerazione più teorica iniziale; questo sembrerebbe indicare che il documento non sia stato scritto come trattazione puramente teorica ma per rispondere a domande concrete.
Interessante poi la considerazione che “il diritto internazionale dovrebbe lasciare posto a un nuovo tipo di diritto, che potrebbe essere chiamato ‘Diritto dei Popoli Planetari’ secondo le linee guida del Pentateuco”. Questo riferimento ai cinque primi libri della Bibbia, che ne costituiscono il fondamento teologico, appare curioso se si considera chi sono gli autori del documento. Una ipotesi verosimile potrebbe essere il fatto che, provenendo entrambi gli scienziati da un ambiente ebraico, potrebbero aver visto nel Pentateuco un modello al più alto livello dell’esperienza umana nel confrontarsi con qualcosa di superno, o percepito come tale.
I cinque libri che compongono il Pentateuco
Segue poi un paragrafo che appare anch'esso improntato all'intenzione di fornire risposte a domande concrete: "se questi esseri intelligenti possedessero una cultura e un’organizzazione politica più o meno sviluppate, avrebbero un assoluto diritto ad essere riconosciuti come popoli sovrani ed indipendenti e noi dovremmo giungere ad un accordo con essi per stabilire le basi legali sulle quali dovrebbero essere basate le future relazioni” nonché il fatto che “per fare questo potrebbe rendersi necessario accettare molti dei loro principi".
ll capitolo seguente si apre con la considerazione che "Può sussistere un’altra possibilità, ovvero che una specie di homo sapiens si possa essere stabilita sotto forma di nazione indipendente su di un altro corpo celestre appartenente al nostro sistema solare ed essersi evoluta culturalmente in modo indipendente da noi." Senza soffermarsi sulla plausibilità di una tale ipotesi, è qui interessante notare che questa nozione sembra essere fornita a mo' di possibile spiegazione per la presenza di 'altri', rafforzando la possibilità che il documento sia stato scritto per rispondere a specifiche domande in merito a questa presenza.
Il capitolo successivo si apre con la domanda "A questo punto arriviamo alla questione di cosa fare se degli abitanti di corpi celestri, o entità biologiche extraterrestri (EBE), desiderassero insediarsi qui." non fa che portare acqua al mulino delle considerazioni di cui sopra.
Viene infatti da chideresi per quale motivo si dovrebbe fare una tale affermazione se non ci fossero effettivamente in giro 'uomini extraterrestri', come li definiscono gli autori. E se ci fossero effettivamente in giro questi 'altri' di cui non si sa nulla verrebbe naturale preoccuparsi per il fatto che potrebbero volersi insediare qui.
Immagine di fantasia che ben illustra quelli che sembrano essere i timori di chi potrebbe avere commissionato questo documento (da travelmoney.co.nz)
Il capitolo che segue contiene un paragrafo importante: "Non possiamo escludere la possibilità che una razza extraterrestre più avanzata tecnologicamente ed economicamente possa assumersi il diritto di occupare un altro corpo celestre. Come potrebbe allora svolgersi tale occupazione?" Anche questa frase sembra andare nella stessa direzione menzionata sopra: rispondere a una serie di domande che sarebbero le più logiche in caso ci si trovasse di fronte alla presenza di 'altri' su questo pianeta.
Il capitolo finale, che si apre alla quarta pagina, sembra interessare i due illustri scienziati più da vicino e non a caso è il più lungo. "Ed ora siamo alla domanda finale se la presenza di astroplani celestri nella nostra atmosfera è un risultato diretto dei nostri esperimenti nucleari?" Per come è strutturata la frase essa sembra implicare che una delle domande poste ai due scienziati sia stata proprio se ritenessero la presenza di questi oggetti di scontata provenienza extraterrestre (visto che sono definiti 'astroplani celestri') dovuta alle detonazioni sperimentali di ordigni nucleari.
Il secondo paragrafo in cui si afferma che: "La presenza di navi spaziali non identificate che volano nella nostra atmosfera (e forse orbitanti intorno al nostro pianeta) comunque viene oggi accettata dai nostri militari." sembra dare per scontato che quegli oggetti di natura sconosciuta che hanno fatto da poco la loro comparsa nell'atmosfera terrestre siano si sconosciuti ma ben reali, e siano effettivamente navi spaziali.
I due eminenti scienziati non sembrano rispondere direttamente alla domanda di apertura del paragrafo, esprimendo invece la loro preoccupazione per il fatto che la presenza di questi "veicoli spaziali non identificati" possa creare un grave problema di sicurezza quando, in un tempo comunque non troppo lontano, le armi spaziali saranno una realtà consolidata, come gli strateghi mililtari affermano.
Infatti si chiedono: "Ma cosa potrà succedere, diciamo, da qui a dieci anni? Quando missili e satelliti artificiali troveranno la loro collocazione nello spazio, dobbiamo prendere in considerazione la minaccia rappresentata dai veicoli spaziali non identificati. Bisogna considerare che l’erronea identificazione di uno di tali veicoli spaziali per un missile intercontinentale in fase di rientro potrebbe scatenare una guerra nucleare con conseguenze orribili."
Un ICBM [missile balistico intercontinentale] Titan II con testata nucleare W53 nel suo silo (da defense.gov)
Prima di concludere i due studiosi affermano che "Infine dobbiamo considerare la possibilità che i nostri ultimi test atmosferici abbiano influito sull’arrivo di osservatori celestri. Potrebbero essere curiosi o addirittura allarmati da tali attività " Anche se questa frase non può essere compiutamente considerata una risposta, gli autori sembrerebbero propendere per la reale possiblità che le detonazioni nucleari abbiano effettivamente destato l'attenzione, e forse anche la preoccupazione, di quelli che vengono definiti 'osservatori celestri'.
Gli autori concludono esprimendo la loro opinione che l'attuale situazione è estremamente pericolosa e che richiede l'adozione di opportune misure. E' il caso di segnalare che le preoccupazioni dei due illustri scienziati sarebbero state effettivamente prese in considerazione diversi anni più tardi, portando alla firma nel 1971 di un trattato internazionale fra l'URSS e gli USA contenente proprio le misure auspicate, atte a evitare la conflagrazione accidentale di un conflitto nucleare a causa della presenza di oggetti volanti non identificati. E sarà proprio questo trattato che prenderemo in esame nell'ultima tappa di questa prima serie del Percorso sulla storia contemporanea del fenomeno UFO.
Frontespizio del trattato URSS-USA per ridurre i rischi di conflagrazione accidentale di un conflitto nucleare (dal database ONU dei trattati internazionali)
Infine, il contenuto della nota aggiunta sull’ultima pagina del documento, recante a mo’ di sigla le iniziali “VB” che dovrebbero essere del Dr. Vannevar Bush, supposto capo del supposto gruppo Majestic 12, indurrebbe a ritenere che il documento sia stato scritto su richiesta dello stesso Dr. Bush o comunque del suo gruppo. E' qui appena il caso di ricordare che il supposto gruppo Majestic 12, o MJ12, sarebbe un gruppo di ricerca composto principalmente dai più eminenti scienziati statunitensi, creato su ordine presidenziale classificato all'indomani di eventi come il supposto schianto di Roswell, allo scopo di indagare scientificamente sul fenomeno e e soprattutto sui materiali che si dice siano stati recuperati.
Oltre l'apparente provenienza della nota, è da notare che il suo contenuto tratta del fatto se fosse desiderabile che il Presidente prendesse visione del documento. Questo fattore, unitamente alla classifica Top Secret del documento, induce a ritenere che, qualunque potesse essere il motivo alla base di questo documento, dovesse comunque trattarsi d'una questione di una importanza davvero molto elevata.
Il Dr. Vannevar Bush, supposto capo del supposto Majestic 12 (da Wikipedia)
Conclusione
Considerando l'effetto combinato dei vari aspetti che abbiamo visto sopra, il risultato è la netta impressione che il documento sia stato scritto per rispondere a domande poste da chi si sia inaspettatamente trovato a doversi confrontare con la realtà dell’esistenza di vita intelligente non originante dal nostro pianeta, e con il fatto che esseri di tale tipo lo visitano. Purtroppo non è dato sapere per chi è stato scritto il documento, nè tantomeno se il documento è autentico, ma se lo fosse sarebbe la conferma che qualcosa di veramente grosso si è verificato nel 1947 o poco prima. Di che cosa possa trattarsi rimane relegato al dominio delle speculazioni, ma sembra logico dedurne che si possa trattare d'un qualcosa attinente a forme di vita extraterrestri, e specificamente alla possiblità della loro concreta esistenza e presenza sul pianeta: potrebbero essere 'solo' i numerosissimi avvistamenti e incontri ravvicinati di quel periodo se non addirittura il vero e proprio recupero di UFO schiantatisi al suolo. Qualunque la ragione, sembra che questo 'qualcosa' abbia costretto coloro che vi si sono trovati davanti ad agire rapidamente per cercare di far fronte a una nuova condizione, tanto inattesa quanto foriera di possibili conseguenze dall'impatto incalcolabile. Questa supposizione trova ancor maggiore appoggio se si prende in esame un documento che vedremo in una delle prossime tappe di questo Percorso, il cosiddetto Parere dell'AMC sui 'Dischi Volanti', un documento questo ufficiale dello stesso periodo che fornisce una serie di risposte a domande in merito ai 'dischi volanti''.
In merito all'autenticità del documento che stiamo esaminando, per quanto nel sito di origine, majesticdocuments.com, essa venga valutata elevata, la correttezza impone l'obbligo di segnalare questo articolo dal blog di Jason Colavito in cui l'autore, d'impostazione piuttosto scettica sugli UFO in generale, segnala che una parte consistente del testo sembra tratta da un libro del messicano Prof. Modesto Seara Vàzquez dal titolo "Cosmic International Law" [entrambi i documenti sono in inglese].
Dove si trova il documento nel sito di PaoloG (e l'originale)?