- PERCORSO -

LA STORIA CONTEMPORANEA DEL FENOMENO UFO CON I DOCUMENTI UFFICIALI IN ITALIANO DAL SITO DI PAOLOG

PRIMA PARTE: 1947-1971

Tappa 04: Caso Mantell


Gennaio 1948 - Il caso Mantell

Introduzione

Il caso che esaminiamo in questa tappa risale al 7 gennaio 1948, ed è il primo caso pubblicamente noto di decesso direttamente correlabile a un UFO, quello del venticinquenne Capitano dell'USAF Thomas Mantell avvenuto non lontano dall'aeroporto militare di Godman, nello stato USA del Kentucky. In questa occasione esamineremo due documenti ufficiali: le relazioni delle due persone più importanti in questo caso, quella del Sergente Tecnico Quinton Blackwell, capo operatore della torre di controllo dell'aeroporto militare di Godman e quella del Colonnello Hix, comandante della base. I documenti provengono dal sito del Nicap (nicap.org) e sono relativi all'indagine ufficiale che ebbe luogo dopo l'incidente.

Dichiarazione del Colonnello Hix    Dichiarazione del Sergente Blackwell

La dichiarazione ufficiale del Colonnello Hix e quella del Sergente Blackwell (da nicap.org e archive.org)

Il Sergente Tecnico Quinton Blackwell è colui che contattò il Cap. Mantell e, su ordine dei superiori, gli chiese di andare a controllare lo strano oggetto che avevano avvistato. Di fatto è l'ultima persona ad avere parlato con il Cap. Mantell.

Blackwell e Hix

In questo ritaglio di un giornale dell'epoca vediamo i firmatari dei documenti che esaminiamo in questa tappa, il Sergente Quinton Blackwell (sinistra) e il Colonnello Guy Hix (destra). Nella foto il Colonnello Hix indica a Blackwell la direzione dalla quale l'UFO era visibile (da saturdaynightuforia.com)


Contenuto

Nella tarda mattinata del 7 gennaio 1948 un grande UFO di forma approssimativamente circolare/conica e risplendente di un forte colore bianco con bordi rossastri fu avvistato da un grande numero di cittadini, forze dell'ordine ed enti militari in una zona molto ampia nella porzione meridionale del Kentucky.

Il Colonnello Hix scrive che: "Intorno alle ore 1300 questo Quartier Generale ricevette una chiamata dalla Polizia di Stato che segnalava un oggetto volante nei pressi di Elizabethtown. Dieci minuti dopo un altro rapporto pervenne da Madisonville, quindi una terza chiamata da Lexington, Kentucky (tutte queste città si trovano a sud del campo di Godman). Allertammo la Torre richiedendo di prestare attenzione ad oggetti volanti."

Il Kentucky evidenziato in rosso nella mappa degli USA e la zona di Godman Field in nero nella mappa dello stato (da thelivingmoon.com)


Nel suo rapporto, il Sergente Blackwell scrive: "Io sottoscritto, Sergente Quinton A. Blackwell, matricola AF18162475, mi trovavo in servizio come Capo Operatore alla Torre di Controllo dell’aeroporto di Godman, Kentucky, il pomeriggio del 7 gennaio 1948. Fino a circa le 1315 o 1320 tutto si svolse in modo normale. All’incirca in tale orario ricevetti una chiamata telefonica dal Sergente Cook dell’Ufficio del Colonnello Hix, il quale affermava che, secondo la Polizia Militare di Fort Knox e la Polizia di Stato di Elizabethtown, Kentucky, un grande oggetto di forma circolare dal diametro dai 250 a 300 piedi si trovava sopra Mansville, Kentucky, chiedendomi di contattare il Servizio di Volo dell’Esercito onde verificare se nelle vicinanze si trovasse qualche velivolo insolito."

La porzione meridionale del Kentucky in cui fu osservato l'UFO con la base di Godman evidenziata in verde
(da saturdaynightuforia.com)


Il rapporto del Sergente Blackwell continua: "Il Servizio rispose negativamente quindi, appresa l’altra informazione, richiesi al Comandante Operativo di verificare la storia. Poco dopo, il Servizio di Volo riferì alla Torre di Controllo di Godman della presenza di un oggetto su Irvington, Kentucky, quindi Owensboro, Kentucky, all’incirca delle stesse dimensioni ed aspetto.Alle 1345 o 1350 avvistai un oggetto nel cielo a Sud dell’aeroporto di Godman. Chiamai quindi in Torre il mio Comandante di Distaccamento, 1° S. Ten. Orner, per avere una verifica da parte sua. Questi, avvistato l’oggetto, chiamò l’Ufficiale addetto alle Operazioni, Capitano Carter, dall’interfono della postazione di controllo del traffico. Egli salì immediatamente ed osservò dalla Torre l’oggetto col binocolo. Chiamò quindi il Comandante Operativo, Colonnello Hix, che arrivò in Torre alle 1420 (circa) ed avvistò immediatamente l’oggetto."
Il Colonnello Hix scrive :"Alle 1445 la Torre mi notificò che era stato avvistato un oggetto a circa 215°. Mi sono recato in Torre ed ho osservato l’oggetto fino alle 1550, quando è scomparso dietro le nubi. L’oggetto poteva essere visto ad occhio nudo, ed aveva dimensioni apparenti pari a circa un quarto di quelle della Luna piena, di colore bianco. Visto con binocolo ad otto ingrandimenti, sembrava avere in certi momenti un bordo di colore rosso nella parte superiore ed in altri momenti un bordo rosso nella parte inferiore. È rimasto stazionario per 1 ora e mezza".
Il Sergente Blackwell scrive: "Alle 1430 o 1440 un volo di quattro P-51 si stava avvicinando all’Aeroporto di Godman proveniente da Sud, in rotta da Marietta, Georgia, e diretto all’Aeroporto di Stanfield, Kentucky. Come questi passarono sulla torre, li chiamai sul canale “B” della banda VHF e chiesi al capo squadriglia, matricola NG869, se avesse carburante a sufficienza, ed in caso positivo se potesse cercare di identificare un oggetto nel cielo a Sud del campo di Godman. Rispose affermativamente ed invertì la marcia assieme ad altri due aerei, dirigendo verso Sud dal campo di Godman. Il quarto aereo continuò da solo verso il Campo di Stanford. La formazione di tre aeromobili procedette verso Sud con rotta per 210°, salendo rapidamente."

tre P51

Una squadriglia di P-51 Mustang del 165mo Squadrone Caccia dell'Air National Guard del Kentucky cui apparteneva Mantell (da Wikipedia)


Il Colonnello Hix scrive che:"Quando sono arrivato in Torre, il Serg. Tecnico Quinton Blackwell aveva contattato tre aerei P-51 che si trovavano sul campo richiedendo loro di dare un’occhiata in caso avessero carburante a sufficienza. Quando arrivai, questi erano visibili dalla Torre, in rotta per 215°."
Il Sergente Blackwell scrive: "All’incirca verso le 1445 il capo squadriglia, NG 869, riferì di avere l’oggetto “davanti ed in alto, sto ancora salendo”. Al che uno dei gregari ribatté “Ma che diavolo è quest’affare che stiamo inseguendo?” A 15.000 piedi il capo squadriglia riferì che “L’oggetto è direttamente davanti ed al di sopra di me ora, e si muove all’incirca alla metà della mia velocità”. Quando gli venne richiesta una descrizione, rispose che “ha l’aspetto di un oggetto metallico di dimensioni enormi”.
A 15.000 piedi il capo squadriglia riferì “sto ancora salendo, l’oggetto è sopra di me e si muove alla mia stessa velocità o un po’ più veloce”. Sto cercando di avvicinarmi per avere una buona visuale. Questo ultimo contatto avvenne all’incirca alle 1515. Circa 5 minuti dopo gli altri due aeromobili tornarono indietro. Passando sopra il Campo di Godman, l’NG 800 riferì che “È come il riflesso del sole sul tettuccio di un aereo”. Poco dopo, lo stesso pilota con lo stesso aereo ripresero il volo dal Campo di Stanford per continuare la ricerca. Arrivò a cento miglia a Sud del Campo alla quota di 33.000 piedi ma non avvistò nulla. Lasciai la Torre di Controllo poco dopo.
"
Il Colonnello Hix termina il suo rapporto scrivendo: "Ho potuto sentire uno dei piloti riferire che aveva l’oggetto di fronte a lui e ne stimava la velocità a 180 miglia orarie. Il pilota riferì che l’oggetto era molto grande e molto luminoso."

Fino a qui quanto riferito nei rapporti ufficiali dei due protagonisti di terra del caso.
La maggior parte dei resoconti non ufficiali concorda sul fatto che, arrivati a una certa quota due dei tre interruppero l'inseguimento e fecero ritorno alla base, essendo sprovvisti d'ossigeno. Il solo Mantell, benché anch'egli sprovvisto di ossigeno, continuò l'inseguimento continuando a salire oltre la quota massima stabilita per chi non disponeva di sistemi di supporto alla respirazione.
I contatti con Mantell si fecero sempre più frammentari e a un certo punto furono persi. Il suo corpo e i resti del suo aereo schiantatosi al suolo furono individuati qualche ora più tardi a circa un centinaio di chilometri a sud dell'aeroporto di Godman.

fotodi Mantell    foto di Mantell

Il venticinquenne Capitano USAF Thomas F. Mantell Jr.
(a sinistra, da saturdaynightuforia.com, a destra da Wikipedia)

Commenti

Nel 1948, ancora lontani i tempi della Commissione Robertson e la sua azione di discredito violento a tutto campo sugli UFO, i "dischi volanti" erano allora considerati dai media e dal pubblico come poco più di una curiosità, un argomento d'intrattenimento leggero. La brutale tragicità dell'incidente di Mantell ebbe l'effetto di dimostrarne la concretezza ed ebbe una notevole risonanza mediatica.

collage ritagli stampa

Ritagli di giornali dell'epoca (dal web) che illustrano la notevole rilevanza mediatica del caso Mantell


In merito alle cause, è praticamente impossibile stabilire se lo sfortunato Mantell sia stato vittima della mancanza di ossigeno in quota come le conclusioni dell'indagine ufficiale affermano o di un qualche effetto dovuto direttamente o indirettamente all'UFO.
Molte e strane sono le voci che hanno cominciato a circolare fin da subito in merito all'incidente, ma un fatto accertato e decisamente inconsueto è che l'aereo di Mantell è caduto precipitando in assetto orizzontale, "spanciandosi" sul terreno quando, considerando il peso del grosso motore nella parte anteriore del veicolo, avrebbe dovuto cadere di prua. E non è nemmeno planato, perchè non è stata reperita la tipica scia di vegetazione abbattuta seguita da un solco sul terreno che lascia un aereo che si schianta planando gradualmente al suolo in un assetto orizzontale. Oltre a questo è da segnalare che l'aereo non è esploso ne' ha preso fuoco impattando al suolo.

areo schiantato

I resti del P-51 Mustang del Capitano Thomas Mantell, schiantatosi cadendo in orizzontale sul fianco destro nei pressi di Franklin, nel Kentucky. La prua è rivolta verso la sinistra dell'osservatore, con una pala dell'elica intatta in verticale vicino al bordo sinistro dell'immagine (da franklinfavorite.com)


Il caso fu investigato nell'ambito del Progetto Sign, di cui abbiamo visto la genesi nella tappa precedente di questo Percorso. La conclusione di questa indagine fu che l'oggetto inseguito dallo sfortunato Mantell fosse il pianeta Venere ('conclusione' questa forgiata dal Dr. J. Allen Hynek quando era in modalità scettica).

aereo schiantato

Un'altra foto dei rottami dall'aereo ripresa da una prospettiva diversa nella quale si nota più chiaramente la pala dell'elica in verticale nella parte inferiore destra dell'immagine (da informeinsolito.com/)


Senza stare a perdere tempo sulla 'spiegazione' del pianeta Venere, è da segnalare che il caso fu riesaminato nell'ambito del progetto Blue Book ai tempi del Capitano Ruppelt. In questo caso fu avanzata la teoria che l'oggetto inseguito da Mantell fosse un pallone del progetto Skyhook che, si sostiene, non poteva essere conosciuto dal Cap. Mantell in quanto il progetto era classificato. Ora, il fatto è che le missioni Skyhook erano classificate, ma i palloni in sè non lo erano.
Inoltre, la spiegazione del pallone aerostatico potrebbe anche apparire plausibile (e non essere valida) in un caso come quello di Roswell dove si trattava di detriti e rottami sparsi al suolo, ma in questo caso si sarebbe trattato di un pallone in volo; appare quindi decisamente improbabile che nessuno dei numerosi e qualificati testimoni del caso non sia riuscito a riconoscere un pallone aerostatico, per quanto innovativo e classificate potessero essere le sue missioni.

pallone Skyhook

Un pallone aerostatico del progetto Skyhook (da Wikimedia Commons)


Lo stesso Mantell era un pilota molto valido e accorto, decorato per atti di eroismo durante la Seconda Guerra Mondiale, e sembra davvero difficile che possa avere preso un abbaglio così grande non riconoscendo un pallone sonda.
Un altro fattore da considerare è che l'oggetto, che si trovava necessariamente ad una quota molto elevata per poter essere visto in una zona così ampia, procedeva in direzione sudovest. Naturalmente occorrerebbe disporre della situazione meteo di quel giorno per poter formulare affermazioni precise, ma sta di fatto che i venti ad alta quota hanno normalmente direzione generale da ovest verso est, quindi contraria a quella dell'UFO.
La 'spiegazione' del pallone sonda, che peraltro abbiamo visto essere stata introdotta in un secondo tempo, appare quindi veramente poco credibile.

Un altro aspetto interessante e a tutt'oggi poco noto, rivelato dal Sergente Blackwell in una puntata della trasmissione televisiva Sightings del 1997 in cui incontra i famigliari del Capitano Mantell, è che quel giorno in torre con lui non c'era solo il Colonnello Hix, comandante della base, ma anche un maggiore e soprattutto tre generali che erano accorsi dal vicino Fort Knox per osservare l'oggetto. Blackwell racconta che, una volta giunta la notizia dello schianto di Mantell, i tre generali furono rapidi ad andarsene alla chetichella per non dover rilasciare relazioni e soprattutto raccontare di avere visto l'UFO.

blackwell in Sightings

Il Sergente Blackwell in un frame della trasmissione televisiva 'Sightings' del 1996 mentre racconta che in torre con lui non c'erano solo un maggiore e il Col. Hix, ma anche tre generali
(da www.youtube.com/watch?v=2wYI8_-DMOA)

Conclusione

I resti del Capitano Thomas F. Mantell Jr., deceduto alle 15:18 del 7 gennaio 1948, riposano nel Zachary Taylor National Cemetery di Louisville, nel Kentucky

lapide Mantell

La lapide del Capitano Thomas F. Mantell nel cimitero Zachary Taylor National Cemetery di Louisville, nel Kentucky (da saturdaynightuforia.com)


Il 29 settembre 2001 è stata posata una lapide commemorativa in onore di Thomas F. Mantell, Jr., il primo caduto in volo della Air National Guard del Kentucky, su iniziativa della Simpson County Historical Society. La lapide si trova nella zona d’uscita della Franklin Kentucky Interstate 65, vicino al palazzo degli uffici della Contea di Simpson.

targa Mantell

La targa commemorante il Cap. Mantell (da Wikipedia - di Mark S. Hilton)


La conclusione di questa tappa del nostro Percorso rimane quindi caratterizzata dal dubbio, non essendo possibile accertare se il decesso del Capitano Mantell sia stato dovuto alla mancanza d'ossigeno in quota o ad un qualche effetto direttemente o indirettamente dovuto all'UFO che stava inseguendo.
Si può comunque affermare che lo sfortunato Mantell non stava inseguendo oggetti celesti o palloni aerostatici, ma qualcosa di ben reale quanto sconosciuto.

Dove si trova il documento nel sito di PaoloG (e l'originale)?

 Il caso Mantell (USA) - La dichiarazione del Serg. Q. Blackwell si trova qui
 Il caso Mantell (USA) - La dichiarazione del Col. G. Hix si trova qui:

 La versione originale in inglese della Dichiarazione del Serg. Q. Blackwell si trova qui
 La versione originale in inglese della Dichiarazione del Col. Hix si trova qui



        



Questo lavoro è rilasciato sotto Licenza Creative Commons BY-NC-ND 2.5 Italia - 06/07/2021

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