Lettura commentata del Rapporto Preliminare del DNI sugli UAP

Un esame critico a mente fredda di un documento fondamentale per l'accettazione del fenomeno UAP/UFO

Paolo Guizzardifoto di Paolo

il sigillo dell'ODNI

Il sigillo dell'Ufficio del Direttore Nazionale dell'Intelligence degli USA (da dni.gov)

         Quanto segue è una lettura commentata (a freddo) del testo del tanto atteso Rapporto sugli UAP, prodotto dalla Task Force per gli UAP (UAPTF), che in data 25 giugno 2021 è stato presentato al Senato e al pubblico dal Direttore Nazionale dell’Intelligence USA (DNI) mediante pubblicazione nella Press Room virtuale del DNI su https://dni.gov. I miei commenti puntuali [sono in blu e contenuti fra parentesi quadre] mentre quelli generali sono contenuti nella sezione omonima a fine documento.
Prima di proseguire, desidero sottolineare che i miei commenti rimarranno volutamente e rigidamente circoscritti all'ambito del Rapporto; pur consapevole del gran numero di commenti che per connessione logica potrebbero essere espressi, preferisco evitare d'introdurre elementi di possibile distrazione.

TESTO DEL DOCUMENTO

  1. Sezione “SCOPE AND ASSUMPTION” (Scopo e presupposti), pagina 2
    In questa sezione viene specificato che il Rapporto Preliminare sugli UAP deriva dall'osservanza delle disposizioni contenute nel testo della Legge di Autorizzazione delle Attività di Intelligence per l’Anno Fiscale 2021. [Come già avevo scritto nel post del 10 giugno in questo stesso blog, intitolato "Il Rapporto dei 180 giorni", tutto questo ammonta a un impegno notevole per una Task Force, che è normalmente una piccola unità creata ad hoc per uno specifico progetto, non c’è quindi da stupirsi per il fatto che il rapporto presentato entro la data prevista non è un rapporto completo].
    Viene anche specificato che, come previsto dalle disposizioni di legge, il Rapporto è stato redatto dalla UAPTF in collaborazione con l’Ufficio del Manager Nazionale dell’Intelligence per l’Aviazione - Ufficio del Direttore per l’Intelligence Navale (ODNI) in collaborazione con altri enti di intelligence, quattordici per la precisione.
    Lo scopo del Rapporto è fornire una valutazione da una prospettiva di intelligence della minaccia alla sicurezza nazionale che gli UAP potrebbero porre e una descrizione dell’impegno portato avanti dalla UAPTF per cercare di comprendere questa potenziale minaccia. [Occorre qui tenere ben presente, e non stupirsi del fatto, che vigilare sulle minacce costituisce l'essenza stessa della ragion d'essere dei militari, quindi in una prospettiva militare presupporre che si possa trattare di minacce è un atto dovuto. Verrebbe piuttosto da commentare “meglio tardi che mai”, dato che ci sono voluti oltre settant’anni per cominciare a rendersi conto di questa potenziale minaccia. Ed è appena il caso di notare che se si fosse trattato di una vera minaccia, l'intero genere umano terrestre sarebbe già stato annientato da tempo.].

  2. Sezione “EXECUTIVE SUMMARY” (Riassunto esecutivo), pagina 3
    Questa sezione contiene un riassunto dei punti fondamentali che vengono sviluppati nelle pagine successive. Un punto interessante contenuto in questa sezione e che non viene sviluppato nelle sezioni successive, è laddove si dice che “la maggior parte degli UAP probabilmente è costituita da oggetti fisici, dato che sono stati registrati da sensori multipli”

  3. Sezione “AVAILABLE REPORTING LARGELY INCONCLUSIVE” (Rapporti disponibili in gran parte inconcludenti), pagina 4 e 5
    Il Rapporto Preliminare si apre mettendo le mani avanti. La prima cosa che viene fatta presente è infatti che “I dati limitati e l'incoerenza nelle segnalazioni sono le sfide chiave nella valutazione degli UAP.”. Viene specificato che è necessario disporre di rapporti di qualità, redatti secondo un preciso schema coerente. I rapporti presi in esame pertanto vanno dal 2004 al 2021, la maggior parte dei quali sono stati prodotti secondo le nuove procedure per la riportazione UAP introdotte dalla Marina nel 2019. [Si tratta quindi di un numero piuttosto limitato di rapporti, e tutti molto recenti]. Il Rapporto riferisce inoltre che questo nuovo sistema di riportazione è stato adottato anche dall'Aeronautica Militare degli USA a partire dal novembre 2020, e nella sezione finale viene specificato che tale adozione è stata effettuata mediante un programma pilota della durata di sei mesi [Interessante notare come questa mossa dell'Aeronautica non abbia avuto pubblicità].
    Il numero di rapporti di qualità idonea che sono stati considerati ammonta a 144, 80 dei quali contengono osservazioni effettuate da sensori multipli. Molti di questi UAP sono stati descritti come oggetti che hanno interrotto attività programmate di addestramento o altre attività militari. Viene specificato che solo uno dei 144 casi presi in esame è stato positivamente identificato, precisamente come un grande pallone che si stava sgonfiando.
    In un riquadro apposito denominato “UAP Collection” Challenges” (Le sfide poste alla raccolta di dati sugli UAP) sono contenute osservazioni in merito alle difficoltà affrontate nella raccolta dei dati sugli UAP, fra le quali la prima è costituita dello stigma ad essi associato e la seconda dal fatto che molti dei sensori attualmente in uso non sono idonei alla raccolta di dati UAP, non essendo stati progettati allo scopo. La sezione prosegue illustrando il fatto che, malgrado gli scarsi dati disponibili e la loro difformità, “sono emersi alcuni potenziali modelli di comportamento”, e che “in un ridotto numero di incidenti (18) sembrano essere in gioco tecnologie avanzate” Precisando che sono necessari ulteriori approfonditi studi, gli autori affermano che stanno continuando a studiare la situazione per accertare se effettivamente si tratta di tecnologie rivoluzionarie.

  4. Sezione “UAP PROBABLY LACK A SINGLE EXPLANATION” (Gli UAP probabilmente non hanno una spiegazione unica), pagina 5
    Precisando che i dati disponibili non consentono la positiva identificazione dei casi UAP esaminati (tranne uno), la Task Force ritiene che i pur limitati dati a disposizione mostrino come probabilmente vi siano diverse tipologie di UAP, e azzarda la previsione che quando e se gli UAP saranno spiegati, andranno a ricadere in cinque categorie: Disturbi aerei, fenomeni atmosferici, programmi militari o industriali degli USA, attività di avversari stranieri e “altro”, categoria al momento indefinita che comprende casi per i quali sono ritenuti necessari studi ulteriori, che la Task Force dichiara di voler portare avanti. [Un modo elegante per ammettere che non ci hanno capito molto finora, e che molti aspetti rimangono ancora piuttosto misteriosi, ma che comunque intendono farsi parte diligente e studiare per bene il fenomeno. Interessante anche notare che l’UAPTF conferma che nei dati disponibili non vi sono indicazioni del fatto che gli UAP siano il prodotto di progetti classificati statunitensi].

  5. Sezione “UAP THREATEN FLIGHT SAFETY AND, POSSIBLY, NATIONAL SECURITY” (Gli UAP minacciano la sicurezza del volo e, forse, la Sicurezza nazionale), pagina 6
    In questa sezione la UAPTF riconosce che gli UAP costituiscono una minaccia alla sicurezza del volo, citando 11 casi in cui piloti hanno presentato rapporti di mancata collisione con UAP.
    La Task Force afferma anche che gli UAP potrebbero costituire una minaccia alla sicurezza nazionale, anche se al momento nulla nei dati disponibili dimostra che possa trattarsi di sistemi tecnologici sviluppati messi in campo da avversari stranieri.

  6. Sezione “EXPLAINING UAP WILL REQUIRE ANALYTIC, COLLECTION AND RESOURCE INVESTMENT” (Spiegare gli UAP richiederà investimenti e risorse per l'analisi e la raccolta dei dati), pagine 6 e 7
    In questa sezione sono contenute osservazioni su cosa occorre, e dichiarazioni d’intenti sulle attività da porre in atto, per sviluppare ulteriormente sia la qualità che la platea dei potenziali riportatori di UAP. Viene menzionata l’intenzione di applicare tecniche di analisi basate sull’Intelligenza Artificiale ai rapporti, la necessità di ulteriore standardizzazione nelle procedure di riportazione, l’intenzione estendere la platea dei potenziali riportatori, di interagire con la FAA (l’ente dell’aviazione civile USA) e per ultima, ma non meno importante, la necessità di disporre di ulteriori risorse e di una specifica pianificazione per portare avanti la ricerca.
Passato in rassegna il contenuto del Rapporto con commenti puntuali, è arrivato il momento dei commenti generali.

COMMENTI DI CARATTERE GENERALE

I commenti di carattere generale che è possibile formulare su di esso sono essenzialmente limitati ai seguenti punti:

  1. Si tratta di un rapporto preliminare, basato su dati insufficienti a trarre conclusioni definitive.
    È quindi inutile sbandierare il Rapporto per supportare l’una o l’altra delle ipotesi, che sia quella “terrestre” (si tratta di superarmi nemiche o di progetti ultrasegreti USA) oppure quella Extraterrestre (si tratta di veicoli costruiti e operati da Extraterrestri).
    Anche se nel testo si dice che non sono stati trovati indizi di segretissime superarmi d'origine statunitense né tantomeno di progetti di avversari stranieri, il Rapporto non contiene alcuna conclusione in un senso né tantomeno nell’altro.
    Ed è il caso di puntualizzare che per quanto riguarda l’Ipotesi Extraterrestre, anche se non è esplicitamente esclusa essa non è nemmeno esplicitamente menzionata.

  2. L’esistenza stessa del Rapporto è il fattore più importante.
    È la semplice esistenza d'un documento di questo genere a costituire la più importante conclusione che se ne può trarre, perché costituisce l'asserzione incontrovertibile del fatto che il fenomeno UAP esiste, ed è reale e concreto, che può avere dei risvolti e conseguenze significative in ambiti importanti, e che occorrono ulteriori studi per poterlo comprendere, delineando chiaramente l'esistenza di una problematica oggettiva.
Quindi, anche se il Rapporto non contiene alcuna ferma conclusione, esso costituisce tuttavia un evento di rilevanza storica che si inserisce come fondamentale tappa nel percorso di disclosure correntemente in atto, dove viene dimostrata la reale concretezza del fenomeno e la serietà con la quale esso viene preso in considerazione.
E' la sua rilevanza agli effetti della progressiva accettazione del fenomeno UAP/UFO nel suo insieme quindi a costituire il fattore di maggior importanza, e verosimilmente la data della sua pubblicazione costituirà in futuro uno spartiacque nel processo di progressiva accettazione del fenomeno e della sua inclusione nella realtà consensuale.