SCHEDA DEL DOCUMENTO
"La sovranità e gli UFO"
Luogo / Data: | USA - 08/2008 |
Documento originale: | Sovereignty and the UFO |
Lingua del documento originale: | Inglese |
Provenienza dell'originale: | Sito online.sagepub.com |
Natura dell'originale: | Saggio accademico |
Formato del documento originale: | |
Documento tradotto da PaoloG: | La sovranità e gli UFO |
Hash SHA256 del documento tradotto: | 8D2296F1F8AF7DD9CBA4130EBA61BC27C042BA4245E224AA2282C26DF1B56951 |
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Note sul documento: |
Si tratta di un documento di fondamentale importanza che consente di comprendere i motivi di quello che gli autori definiscono "il tabù degli UFO" e più in generale
dell'ostilità degli attori autorevoli (leggasi stato e scienza) nei confronti del fenomeno UFO.
Non è una lettura particolarmente semplice, essendo un saggio di livello accademico (teoria della politica) scritto nel 2008 da due professori statunitensi. Il primo, Alexander Wendt, è professore di Sicurezza Internazionale al Centro Mershon presso l'Ohio State University. Si interessa di aspetti filosofici delle scienze sociali e delle relazioni internazionali. Il secondo, Raymond Duvall, è professore della Morse-Alumni Association e Presidente del Dipartimento di Scienze politiche dell'Università del Minnesota. Si occupa di teorie critiche, con particolare attenzione al potere, al dominio e alla resistenza nella politica mondiale. Gli autori, conducendo un ragionamento a livello di teoria della politica, spiegano che "La sovranità moderna è antropocentrica, costituita e organizzata in riferimento al solo essere umano. Sebbene sia un assunto metafisico, l'antropocentrismo ha un'immensa importanza pratica, in quanto consente agli Stati moderni di ottenere fedeltà e risorse dai loro sudditi per perseguire progetti politici." Il fattore ET, cioè il fatto che gli UFO potrebbero essere prodotti di una civiltà/specie extraterrestre (oggi diremmo più accuratamente 'diversa dalla specie Homo Sapiens Sapiens') presente sul pianeta Terra è l'argomento dirompente che, con il suo introdurre un non meglio specificato "Altro", minaccia le fondamenta stesse del dominio moderno come lo conosciamo, cioè l'antropocentrismo. Per questo motivo gli autori affermano che "il fenomeno UFO non può essere conosciuto se non tramite la sua negazione, cioè tramite un tabù". Ma gli autori non si fermano ad analizzare la situazione in aspetti normalmente non considerati nel discorso ordinario. Essi analizzano anche le possibilità di resistenza al tabù UFO, e concludono che "Il tipo di resistenza che può sfruttare al meglio queste fessure [fra gli interessi dello Stato e della Scienza] potrebbe essere definito l’agnosticismo militante. La resistenza deve essere agnostica perché, secondo gli standard realistici della modernità, per quanto riguarda la questione UFO/ET né l'ateismo né la fede sono epistemicamente giustificati: semplicemente non sappiamo. Concretamente, agnosticismo significa “vedere” piuttosto che ignorare gli UFO, prendendoli sul serio come veri oggetti non identificati. Poiché è proprio questo vedere che il tabù sugli UFO proibisce, in questo contesto vedere è resistenza. Tuttavia, la resistenza deve essere anche militante, vale a dire pubblica e strategica, altrimenti sarà davvero inutile." Gli autori concludono il saggio affermando che "se la prima responsabilità degli accademici è quella di dire la verità, allora la verità è che dopo sessant'anni di epoca moderna degli UFO, gli esseri umani non hanno ancora idea di cosa siano, e non stanno nemmeno cercando di scoprirlo. Questo dovrebbe sorprendere e turbare tutti noi, e mettere in dubbio la struttura delle regole che necessitano e sostengono tutto questo." In conclusione, si tratta di una lettura non facilissima ma assolutamente consigliata a tutti coloro che si interessano al fenomeno UFO, in quanto consente di comprendere le basi del tabù che in tempi moderni lo ha sempre marginalizzato e suggerisce una maniera concreta per resistervi. |
Versioni di questa scheda: | 24/07/2024 |