Karl Nell @ SALT iConnections 2024


TRASCRIZIONE IN ITALIANO DELL'INTERVISTA DEL COL. KARL NELL AL SALT ICONNECTIONS 2024

La seguente trascrizione è basata sul video della intervista di Karl Nell con titolo "The real Black Swan event: the controlled Disclosure of UAP and Non-Human Intelligence" [Il vero evento Cigno Nero: il Disclosure UAP controllato e l'intelligenza non umana] disponibile in lingua originale a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=SfA1cZ_U0KY


Immagine della conferenza SALT 24

Alex Klokus [00:00:00] Buongiorno a tutti, e grazie per essere qui questa sera. Sono contento di essere arrivato all'ultimo colloquio in questo evento SALT, e sono entusiasta di poter trattare quella che considero la domanda più importante della nostra vita, cioè se siamo soli nell'universo. Sono molto fortunato ad avere oggi qui con me Karl Nell per questa conversazione. Karl, grazie mille per essere qui con noi oggi. E Anthony e AJ di Salt, grazie a voi per aver ospitato questa conversazione. Karl, per cominciare, può parlarci un po' del suo background, di chi è e del motivo per cui le persone dovrebbero interessarsi a ciò che dice?

Karl Nell [00:00:53] Certo. Bè, grazie, Alex. È un piacere e un onore essere qui, è un evento fantastico. E sono felice di vedere un gran numero di persone che hanno resistito fino alla fine per questo discorso.
Allora, ho avuto la fortuna di avere una borsa di studio al Renton Technical College per quattro anni tramite l'Università della Pennsilvania. Mi sono laureato in ingegneria elettrica. L'esercito mi ha mandato all'estero per lavorare a progetti d'ingegneria del Signal Corps. Ho svolto molti progetti di comunicazione strategica in Europa. Ho lavorato al Comando spaziale dell'esercito. Ho comandato una stazione terrestre satellitare, da Wartrace agli Stati Maggiori Riuniti. Ho trascorso un periodo alla base aerea di Wright-Patterson. Poi l'esercito mi ha mandato a prendere un master in ingegneria meccanica, uno in studi strategici e un corso in computer science. Ero sulla buona strada per rimanere, ma ho deciso di intraprendere una carriera più tecnica.
Così sono uscito dall'esercito e sono finito a lavorare ai Laboratori Bell, un posto fantastico. Sfortunatamente, ero lì durante la Trivestiture, che forse avrete sentito dire, cioè quando l'azienda è stata divisa. Ho lasciato i Laboratori Bell e sono finito a lavorare nel reparto di missilistica spaziale della Lockheed. Poi ho lavorato alla Northrop Grumman. Ho gestito programmi tecnologici strategici nell'industria della difesa, ho lavorato per varie delle agenzie a tre lettere e alla fine sono stato il vice CTO di un'azienda da 2 miliardi di dollari. Sono stato vicepresidente e direttore generale di un'azienda di ricerca e sviluppo della Virginia settentrionale.
Comunque sono rimasto nell'esercito, nella riserva. Ho comandato a tutti i livelli fino alla brigata. Ho avuto la fortuna di partecipare alla creazione del più recente corpo di spedizione dell'esercito, la Brigata di Intelligence Militare (MI). Sono stato il vice capo di Stato Maggiore dei comandi combattenti. Alla fine, queste esperienze si sono combinate per darmi l'opportunità di essere consigliere per il Comando Army Futures, la più grande riorganizzazione della riserva dell'esercito dal 1973, che aveva lo scopo di rendere più efficace l'esercito. Il mio ultimo incarico, che forse è il più adatto a questa discussione, è stato nella Task Force UAP [UAPTF].

Alex Klokus [00:03:02] Allora Karl, ecco la domanda da un milione di dollari: crede che una forma superiore di intelligenza non umana abbia visitato questo pianeta?

Karl Nell [00:03:13] Bene, l'intelligenza non umana esiste e interagisce da tempo con l'umanità. E ci sono persone non elette nel governo che ne sono al corrente.

Alex Klokus [00:03:29] Questa è un'affermazione piuttosto audace, Karl. Mi chiedo, e sono curioso di sapere, quanto è sicuro che questo sia vero?

Karl Nell [00:03:39] Non ho alcun dubbio.

Alex Klokus [00:03:42] E... Karl, quali prove ha visto? Qual è stato il momento in cui ha sviluppato questo livello di convinzione? Perché quello che sta dicendo è estremamente importante e consequenziale e mi rendo conto che molte delle persone qui presenti potrebbero non credere a questa affermazione.

Karl Nell [00:04:00] Giusto. Probabilmente il modo migliore per porre la domanda è: come possono le persone del pubblico arrivare a una comprensione comune di questo fenomeno? Ci sono due percorsi. Uno è quella delle linee di principio e l'altro è quello dei dati concreti. Cominciamo dando un'occhiata ai dati. Vediamo che ci sono persone che hanno permessi di accesso molto elevato alle informazioni, come Paul Hellyer, che era il capo della difesa del Canada, che ha detto la stessa cosa. Poi Haim Eshed, l'ex capo della Forza spaziale di Israele, ha detto la stessa cosa. Chris Mellon, vice assistente segretario per l'intelligence ha detto essenzialmente la stessa cosa. Lou Elizondo ha detto la stessa cosa. David Grusch ha detto la stessa cosa. David Grusch era autorizzato a produrre materiale di livello presidenziale. Quindi si tratta di persone che sono nella posizione di sapere queste cose e che dicono tutte la stessa cosa. Prendiamo poi la "Banda degli Otto" al Senato e al Congresso. Ci sono due membri della Banda, il Senatore Marco Rubio e il Senatore Chuck Schumer, quelli che hanno firmato l'anno scorso l'emendamento per il Disclosure UAP. Essi sostanzialmente hanno affermato: "Non ci è stata detta la verità e dobbiamo insistere su questo punto". Questa è una piccola panoramica di alcuni dei dati.
Poi, dal punto di vista delle linee di principio, cosa c'è di così strano in questo? Ci sono miliardi di stelle nella galassia. La vita qui si è evoluta in 500 milioni di anni, cioè in un batter d'occhio. Abbiamo trovato pianeti intorno a ogni stella che abbiamo osservato. È probabile che l'universo sia pieno di vita. Se consideriamo il programma SETI in particolare, esso ha tutti i presupposti che voi probabilmente accettereste, tranne che per il fatto che credono che un'intelligenza non umana ci stia trasmettendo segnali. Ma, allo stesso tempo, noi non stiamo trasmettendo segnali. Il SETI non trasmette alcun segnale. Gli unici segnali che vengono trasmessi nello spazio con una potenza sufficiente per essere captati da qualcuno là fuori sono quelli della TV e dei sistemi di allarme contro i missili balistici, che sono sistemi dai quali la nostra tecnologia ormai si sta allontanando. Stiamo passando al satellite, alle fibre ottiche. Le radiotrasmissioni TV sono un ricordo del passato. E se si arrivasse a uno stato di società stabile, forse non avremmo nemmeno bisogno di sistemi di allarme antimissile. Quindi gli ?altri? probabilmente non trasmetteranno. Ma ciò che essi potrebbero fare è venire qui, qualora sia possibile farlo. E ci sono modelli fisici che suggeriscono che questo potrebbe essere possibile.

Alex Klokus [00:06:37] E... Karl, voglio dire, quello che sta dicendo è estremamente consequenziale e ha fatto riferimento ad altre persone che hanno detto la stessa cosa e che hanno una credibilità simile. Ci sono ragioni per cui dovremmo credere a queste persone. Eppure il governo stesso non lo ha rivelato formalmente, è molto riluttante a farlo. Secondo lei, perché?

Karl Nell [00:06:59] Allora, ci sono sei ragioni fondamentali. E anche queste si possono derivare dal discorso sulle linee di principio. C'è il motivo della sicurezza nazionale. C'è la mancanza di un piano. C'è il potenziale per la disgregazione della società. C'è la possibilità che vi sia un accordo, o accordi, non pubblici. C'è la possibilità che siano stati commessi misfatti e il desiderio di coprirli. E c'è l'intransigenza organizzativa di base e la mancanza di priorità che potrebbe essere associata all'argomento.
Questi sono tutti fattori determinanti. Il problema è che la questione della sicurezza nazionale è davvero prioritaria rispetto a tutte le altre.
C'è l'opportunità di lavorare sulla questione della sicurezza nazionale nello stesso modo in cui è stato fatto con le armi nucleari e l'energia nucleare, affinché che l'energia nucleare non sia necessariamente classificata e sia disponibile al pubblico. Ma l'assenza di un piano e il potenziale di sconvolgimento della società sono gli ingredienti chiave che impedirebbero a qualsiasi leader responsabile di farsi avanti con informazioni per cui non ha i mezzi per affrontare in modo responsabile le conseguenze. Sarebbe irresponsabile farlo.

Alex Klokus [00:08:01] Ok, quindi lei sta dicendo che è assolutamente convinto che una forma superiore di intelligenza non umana abbia visitato questo pianeta, che ci sono fazioni all'interno del nostro governo che ne sono a conoscenza, ma che ancora non abbiamo un piano. E che potrebbero rappresentare un problema di sicurezza, una minaccia per gli esseri umani. Eppure lei è convinto che dovremmo rivelarlo. È così?

Karl Nell [00:08:27] Esatto. Giusto. Ci sono tre ragioni che prevalgono su tutte le altre, e le altre sono fondamentalmente valide, come ho detto.
Il primo motivo è il diritto morale. Il governo esiste per il popolo e dal popolo. La natura della realtà non è un'informazione di competenza governativa. Le persone hanno il diritto di conoscere il mondo in cui viviamo e la ricerca della felicità richiede questa conoscenza.
Questo è il primo fondamento filosofico generale. Ma, come corollario, se sono stati commessi degli illeciti, occorre porvi rimedio. Se manca un'adeguata supervisione, come suggerito da alcuni informatori, occorre porvi rimedio. Quindi la prima questione è quella morale.
La seconda questione è che operare in modalità reattiva non è mai preferibile rispetto all'agire in modalità proattiva. La modalità reattiva consiste fondamentalmente nel cercare di impedire il Disclosure. Ma così si potrebbe verificare una situazione in cui il Disclosure avviene in modo catastrofico e finisce per creare tutti i problemi che si stava cercando di prevenire. Il modo migliore per farlo è quindi una via di mezzo più equilibrata che prevede un Disclosure controllato, il che è un ulteriore fattore a favore di una certa quantità di Disclosure.
La terza parte riguarda semplicemente il progresso della società e la competitività globale. È necessario coinvolgere un maggior numero di cervelli in questo argomento per progredire e migliorare la società.
Quindi, questi tre elementi insieme prevalgono sulle altre sei ragioni contro il Disclosure.

Alex Klokus [00:09:54] Cosa potrebbe succedere se il Disclosure non dovesse avvenire? Lei ha menzionato l'idea di un Disclosure catastrofico. Il Disclosure potrebbe forse essere una scelta obbligata, potrebbe esserci imposto. Cosa ne pensa?

Karl Nell [00:10:09] Di solito si pensa alla situazione come a uno stato binario, una sorta di "tutto o niente". E si è già discusso di questo, ma chiunque presti sufficiente attenzione si rende conto che il governo ha già indicato che i fenomeni anomali non identificati sono reali. Non sono nostri e non sono nostri avversari. Lo ha detto il Pentagono. Per le persone attente, lo spettacolo è già terminato.
Quindi molti pensano che la seconda cosa da dire sia che si tratta di un'intelligenza non umana e che questo potrebbe bastare, un po? come se il Presidente un giorno se ne uscisse allo scoperto dicendo semplicemente che ci sono intelligenze non umane in giro. Il fatto è che questo innescherebbe un crescendo di altre domande a cui probabilmente il governo non è pronto a rispondere, e che si potrebbero a loro volta produrre potenziali ramificazioni negative per la società. Come esempio di ciò voglio fare un esempio tratto dall?antichità: il crollo dell'Età del Bronzo. Eric Cline, dell'Università di Princeton nel 2015, ha scritto un libro molto interessante intitolato "1177 a.C. - L'anno del crollo della civiltà", ben noto agli studiosi attuali. Nell'arco di una sola vita, tutte le più efficaci civiltà antiche dell'Età del Bronzo fallirono a causa di una confluenza di ragioni che oggi non sono ancora comprese appieno. Parliamo dell'Egitto, dell'Impero Ittita, dell'Impero Minoico, dell'Impero Miceneo e dell'Impero Babilonese. Tutte queste civiltà sono scomparse per sempre, a parte forse l'Egitto. Si trattava di civiltà molto sofisticate, con infrastrutture e amministrazioni molto sviluppate. Erano in un certo senso globaliste, molto simili a quelle di oggi, in termini di mondo conosciuto, di Vicino Oriente conosciuto. Erano economicamente interdipendenti. Avevano legami diplomatici e commerciali. Eppure queste civiltà sono scomparse nell'arco di una sola vita a causa di fattori di stress che queste civiltà collettivamente non erano in grado di affrontare in quel lasso ridotto di tempo. E se guardiamo alla nostra società di oggi, si potrebbe sostenere che essa è altrettanto fratturata, sottoposta a stress economici, culturali, fratturata e con una situazione diplomatica fragile in un modo che rispecchia molto questo scenario. Quindi, per un decisore politico responsabile, questo è certamente un fattore da considerare.

Alex Klokus[00:12:33] E quindi quando dice questo, sta forse insinuando che noi come società non siamo pronti per il Disclosure? O sta dicendo che potremmo non essere in grado di difenderci da quest'altra forza?

Karl Nell [00:12:50] Ci sono diversi punti di vista sul fatto che le persone siano pronte o meno ad affrontare questo fenomeno. La cultura popolare è infarcita di queste cose. Roswell è diventato un meme da molto tempo. Ci sono programmi sugli Antichi Alieni, sullo Skinwalker Ranch, eccetera. Credo che potrei fare un'analogia con le persone che credono in una certa fede, qualunque essa sia, e che si attengono ad essa in modo molto serio e devoto. Se poniamo questa domanda alle persone di questo tipo, e io per quanto mi riguarda mi considero uno di essi. Se vi confrontate con la realtà del vostro sistema di credenze religiose, come la realtà metafisica, gli angeli, un messaggero di Dio, eccetera, questo sarà un cambiamento epocale nel vostro modo di affrontare la realtà, giusto? Anche se ci credete già. Quindi una cosa è credere e un'altra è sapere, epenso che in questo contesto, il fenomeno abbia il potenziale per un effetto analogo sull'individuo come sulla società.

Alex Klokus[00:13:56] Ma pensa che il fenomeno, questa forma di intelligenza non umana, rappresenti una minaccia per l'umanità?

Karl Nell [00:14:05] Anche questa è una buona domanda. Alcune delle altre persone hanno inquadrato le cose da questo angolo. Io credo che l'universo sia governato da leggi di conservazione, e che probabilmente è ragionevole supporre che le leggi della natura che conosciamo si applichino ovunque. Senza dubbio abbiamo una comprensione incompleta di queste leggi, ma per quanto sappiamo esse appaiono omogenee e si applicano in tutto l'universo. Queste leggi sono governate da regole di conservazione tese a conservare le quantità. Questa realtà costringe a una competizione di tipo darwiniano per sopravvivere. È quindi ragionevole supporre che ogni altra civiltà che si è evoluta sia passata attraverso lo stesso processo evolutivo darwiniano. Quindi penso che sia ingenuo aspettarsi un altruismo completo fino a quando e a meno che non si raggiunga uno stato di post-scarsità, in cui essenzialmente non ci sono i bisogni fisici di cui siamo gravati in questo universo. Quindi, in un certo senso, sarà l'economia del futuro a determinare se ci sarà cooperazione, competizione o una sorta di simbiosi, e a informarne l'intenzione.
Ma credo sia ingenuo supporre che possano esistere solo malvagie intenzioni o un completo altruismo.

Alex Klokus [00:15:26] Sembra che lei stia dicendo che è impossibile conoscere le vere intenzioni di un'intelligenza superiore. Potremmo essere in competizione per le stesse scarse risorse o potremmo non esserlo, giusto? Potremmo essere quasi irrilevanti per loro e loro potrebbero agire in modo altruistico, anche se non possiamo darlo per certo. Perciò sono curioso: se continuiamo su questa strada del Disclosure, crede che lo stesso Disclosure sia inevitabile?

Karl Nell [00:15:50] Le persone che si occupano di questo argomento e lo studiano - e ci sono state alcune buone ricerche su questo tema da un punto di vista storico - hanno capito che non siamo in uno stato nuovo. Questo tipo di enfasi sul Disclosure è andata e venuta nel tempo. Non è la prima volta che arriviamo a questo punto. Direi che il picco di questo ciclo attuale è stato raggiunto lo scorso dicembre con l'emendamento Schumer, che poi è stato sconfitto alla Camera. Resta quindi da vedere se il processo continuerà. Una speranza, e forse un po' di fiducia nel fatto che forse la situazione si risolverà, sono le dichiarazioni che i Senatori Schumer e Rounds hanno fatto a dicembre. Dopo che il loro emendamento è stato respinto, sono andati in aula al Senato e hanno esposto le loro ragioni. E il senatore Schumer ha detto che è stata una farsa che non sia passato. Si tratta di un discorso bipartisan su un argomento che la maggior parte delle persone probabilmente considererebbe marginale, eppure questi due senatori hanno sentito il bisogno di farlo e di ribadire il loro desiderio di far passare questo provvedimento. Si spera quindi che quest'estate venga reintrodotta una qualche versione di questa proposta, con l'obiettivo di inserirla nell'NDAA entro la fine dell'anno.

Alex Klokus [00:17:18] Pensa che sia imperativo che gli Stati Uniti guidino gli sforzi di divulgazione?

Karl Nell [00:17:23] Anche questa è una domanda interessante, perché si tratta di un fenomeno globale che interessa altri Paesi proprio come gli Stati Uniti. I rapporti sul fenomeno sono noti da decenni. Altri Paesi hanno denunciato queste cose. E non solo, anche il Vaticano è uscito allo scoperto e ha rilasciato dichiarazioni che fanno riferimento, o si riferiscono tangenzialmente, a questo argomento. Quindi anche la religione organizzata ha detto la sua sulla questione. È un problema che riguarda tutto il pianeta, tutta l'umanità. Quindi gli Stati Uniti hanno il loro ruolo da svolgere. Ma anche gli altri Paesi hanno il loro ruolo da svolgere. Ed è anche opportuno riconoscere che l'azione degli Stati Uniti potrebbe essere anticipata da un'altra parte, e che probabilmente sarebbe più utile lavorare collettivamente.

Alex Klokus [00:18:08] Sì. Credo che l'unica cosa che non capisco del tutto e su cui mi piacerebbe avere il suo parere Karl è la seguente: se ipotizziamo che una forma superiore di intelligenza non umana abbia visitato questo pianeta, se ipotizziamo che alcune delle affermazioni fatte da persone come Dave Grusch siano vere, che abbiamo materiali provenienti da veicoli esotici, e se ipotizziamo che i veicoli di cui potremmo disporre mostrino caratteristiche che sfidano la nostra attuale comprensione della fisica, sembrerebbe che questa tecnologia possa fornire un incredibile vantaggio strategico a qualsiasi nazione che sia la prima a riprodurla. A mio avviso, questo implicherebbe che c'è una corsa alla retroingegnerizzazione e che questo argomento avrebbe una priorità assoluta. È d'accordo?

Karl Nell [00:18:56] Penso che alcune delle sue affermazioni siano conclusioni ragionevoli da trarre. E ho suggerito qualcosa di simile in precedenti dichiarazioni. Il punto qui, però, è: passare da un mondo pre-Disclosure a uno post-Disclosure, due stati stabili separati da una terra di mezzo instabile. Come effettuare questa transizione? Anche in questo caso, c'è il problema del Disclosure catastrofico. E questo è emerso anche nella regolamentazione degli armamenti: la distruzione reciproca assicurata, per quanto possa non piacerci, è un regime geostrategico stabile. Anche l'idea dello scudo difensivo dell'era Reagan è uno scenario molto stabile. Ma per passare dall'uno all'altro si deve passare per un territorio molto instabile. E quindi questo argomento ne è lo specchio.

Alex Klokus[00:19:45] Sì,si. E so che prima stavamo parlando dell'idea che per comprendere davvero i fenomeni, è probabile che dobbiamo approfondire la nostra comprensione della realtà stessa. E posso immaginare un futuro in cui riconosciamo e sappiamo che esiste una forma superiore di intelligenza non umana. Eppure non riusciamo ancora a capire veramente i fenomeni. Non comprendiamo ancora la realtà. E allora mi chiedo: pensa che riusciremo mai a capire veramente cosa sta succedendo, o se parte del gioco, parte del viaggio, parte della vita stessa, sia l'operare in un ambiente in cui almeno una parte di esso è fondamentalmente inconoscibile per noi?

Karl Nell [00:20:26] Questa è una questione totalmente filosofica ed epistemologica sulla natura stessa della conoscenza. Come possiamo sapere ciò che sappiamo e come possiamo essere sicuri di ciò che sappiamo? Personalmente, condivido l'idea che esista una verità ultima e che l'umanità, essendo creata a immagine di un potere superiore, sia dotata della qualità di perseguire la comprensione di tale verità. Quindi, parte del nostro obiettivo in questa esistenza è cercare di comprendere questa verità ultima in misura sempre maggiore. E questa sarebbe una componente di ciò, ovviamente.

Alex Klokus[00:21:04] Bene Karl, apprezzo molto il fatto che lei abbia trovato il tempo di chiacchierare con noi oggi. Sono fiducioso e ottimista che, insieme, forse riusciremo a far avanzare il processo e a capire meglio cosa sta succedendo, perché sono assolutamente d'accordo con lei, penso che sia molto importante capirlo. Grazie ancora per essere stato con noi e grazie ancora al SALT per averci ospitato. E grazie a tutti voi per la vostra attenzione.

Karl Nell [00:21:30] È stato un piacere. Grazie a voi.


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