Il "Rapporto dei 180 giorni" delle agenzie di Intelligence USA

Considerazioni e ipotesi sul rapporto che la Task Force per gli UAP e varie altre agenzie di Intelligence USA dovranno presentare entro il 25 giugno al Congresso

Paolo Guizzardifoto di Paolo

il Campidoglio di Washington

Washington, D.C., il Campidoglio (Foto di Louis Velazquez su Unsplash)


        Il rapporto sugli UFO, o UAP come si preferisce dire oggi negli ambienti politico-militari USA, che la Task Force per gli UAP unitamente a FBI e diverse altre agenzie di Intelligence dovranno produrre e consegnare al Congresso entro il 25 giugno ai sensi della Legge di Autorizzazione per le Attività di Intelligence per l'Anno Fiscale 2021 sta facendo molto parlare di sè e molte sono le aspettative che si sono già create su quelli che potranno essere i suoi contenuti.
Quelle che seguono sono alcune considerazioni personali e qualche previsione che desidero fornire per cercare di mettere le cose un in una prospettiva ragionevole.
  1. La UAPTF
    Contrariamente a quanto molti credono, la recente Task Force per gli UAP non è un ente corposo. Stando a quanto affermato da Luis Elizondo nel corso di un colloquio privato, può contare su una manciata di persone, cosa peraltro normale dato che per definizione una task force è "un ristretto gruppo di persone con funzioni e compiti specifici al compimento di un'operazione o di uno scopo" [da Wikipedia]. Per di più il gruppo dispone di un budget decisamente ridotto. Tutto questo limita inevitabilmente le possibilità di azione del gruppo. Appaiono quindi completamente fuori luogo le affermazioni secondo cui la Task Force ignorerebbe volutamente e colpevolmente gli studi e gli eventi pregressi nel settore, perchè prima di tutto è loro specifico dovere attenersi a quello che è il compito assegnato dalle disposizioni di legge, in secondo luogo anche se volessero prendere in considerazione il contesto storico della fenomenologia ufologica, non potrebbero farlo per via delle ridotte disponibilità finanziarie e del poco tempo a disposizione.

  2. Le disposizioni di legge
    Il testo della legge recita: "... Pertanto, il Comitato incarica il Direttore Nazionale dell’Intelligence [DNI], di concerto con il Segretario alla Difesa e i responsabili di altre agenzie che il Direttore e il Segretario di comune accordo riterranno rilevanti, di presentare entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge una relazione sui fenomeni aerei non identificati (noti anche come “veicoli aerei anomali”) ai comitati del Congresso per l'intelligence e le forze armate, che comprenda gli oggetti osservati in volo di cui non è stata possibile l’identificazione."
  3. Il testo della legge stabilisce inoltre che il rapporto includa:
    "1. Un'analisi dettagliata dei dati dei fenomeni aerei non identificati e le segnalazioni di intelligence raccolte o detenute dall'Ufficio di Intelligence Navale, compresi i dati e la reportistica di intelligence detenuti dalla Task Force per gli Oggetti Aerei Non Identificati [UAPTF];
    2. Un'analisi dettagliata dei dati sui fenomeni non identificati raccolti tramite:
      a. intelligence geospaziale;
      b. intelligence dei segnali;
      c. intelligence umana; e
      d. intelligence delle misure e dei segnali;
    3. Un'analisi dettagliata dei dati in possesso dell'FBI ottenuti dalle indagini sulle intrusioni di fenomeni aerei non identificati in spazi aerei riservati degli Stati Uniti."

    Poi, come se questo non fosse abbastanza, la legge richiede anche qualcosa che va oltre un "semplice" rapporto:
    "4. Una descrizione dettagliata di un processo interagenzia che garantisca la raccolta tempestiva dei dati e l'analisi centralizzata di tutti i fenomeni aerei non identificati che vengono riferiti al governo federale, indipendentemente dal servizio o dall'agenzia che ha acquisito le informazioni."
    Si tratta di una serie di compiti veramente impegnativi, tanto più se si considerano il ridotto tempo a disposizione e le ridotte risorse a disposizione della UAPTF. Come se non bastasse, oltre a questo occorre considerare ulteriori fattori che possono avere un effetto avverso quali:
    • La probabile riluttanza degli ufficiali di alto livello che dirigono gli enti di Intelligence a sottostare alle richieste di ufficiali di grado inferiore.
    • La difficoltà di riuscire a farsi consegnare dati da agenzie che non li hanno mai condivisi con nessuno, probabilmente ulteriormente complicata dal fatto che buona parte di tali dati potrebbe essere classificata.
    • La difficoltà di produrre un prodotto coerente e rispondente alle aspettative partendo da una mole di dati grezzi ampiamente difformi fra loro.
    • La difficoltà di formulare valide proposte per implementare un'attività complessa e completamente nuova come un processo organico di trattamento centralizzato dei dati UFO.
  4. L'allegato classificato
  5. Chi ha un minimo di conoscenza del modo in cui operano le organizzazioni di Intelligence sa bene che andare a raccontare pubblicamente tutto quanto richiesto al punto 2 equivale a un suicidio, perchè significherebbe rendere pubblicamente nota una vasta porzione delle capacità di raccolta d'informazioni degli organi preposti (NSA, CIA, DIA ecc.), cioè i modi e le maniere, i dispositivi e le metodologie utilizzate per acquisire informazioni, le quali sono efficaci nella misura in cui nessuno le conosce. Rendendole pubbliche le si renderebbe di fatto perfettamente inutili. Non c'è da meravigliarsi quindi, nè tantomeno bisogno di urlare al cover up, se la gran parte delle informazioni di questo rapporto (in particolar modo quelle molto dettagliate) sarà contenuta nell'allegato classificato.

  6. Il "Rapporto del 25 giugno"
    Considerato quanto sopra, è decisamente improbabile che la UAPTF, pur con la migliore volontà di questo mondo, possa riuscire a fornire in tempo tutto quanto richiesto. L'ipotesi più probabile a questo punto ritengo sia la pubblicazione entro il 25 giugno di un rapporto ad interim che fornisce qualche anticipazione, rimandando a una data posteriore per il rapporto completo.
    E, quando riusciranno a tempo debito a produrre un rapporto completo, ritengo verosimile che la sua struttura potrà essenzialmente consistere in un resoconto di quello che sono riusciti a capire finora sugli UFO/UAP (che, stando a voci recentemente circolate, sembrerebbe non sia molto), unitamente alle ipotesi prese in considerazione e alle metodologie di lavoro adottate, rimandando all'allegato classificato per le informazioni dettagliate.

  7. Le previsioni sul contenuto
    Sempre cercando di evitare le ipotesi più azzardate e di rimanere nell'ambito di quelle più ponderate, ritengo ragionevole prevedere che l'elemento più rilevante di questo rapporto sarà molto verosimilmente la conferma ufficiale che l'Ipotesi Extraterrestre viene concretamente ed effettivamente presa in considerazione.
    Sarebbe di fatto un avvenimento di portata storica, che si configurerebbe peraltro come logica tappa del graduale processo di disclosure che viene portato avanti in questi tempi. Se infatti si considera la successione degli eventi a cui abbiamo assistito a partire dalla storica data del 16 dicembre 2017, quando fu pubblicato dal New York Times e da Politico il fondamentale articolo che rivelava l'esistenza del progetto AATIP, la conferma ufficiale della presa in considerazione dell'Ipotesi Extraterrestre (e/o non-umana) per gli UFO/UAP appare come un logico tassello che si aggiunge, a tempo debito e al giusto posto, alla progressione degli eventi che vanno a comporre questo processo di disclosure attualmente in corso.
    Per questo motivo la conferma ufficiale che si tratta effettivamente di tecnologia aliena mi appare piuttosto improbabile in quanto inappropriata in questo momento.
    Altrettanto verosimile mi sembra prevedere che il rapporto possa fare menzione, probabilmente piuttosto approfondita, degli USO, cioè gli UFO sottomarini, un argomento che la UAPTF si dice abbia trattato estesamente in uno dei due documenti di posizione (classificati) che ha prodotto recentemente.
    Mi sembra anche ragionevole supporre che nel rapporto non classificato verrà inclusa una certa quantità di documentazione grafica sotto forma di immagini statiche e video di UFO/UAP, magari riprese alle lunghezze d'onda della luce visibile, quindi di migliore qualità rispetto a quelle all'infrarosso fino ad ora diffuse.

  8. Riferimenti