LA STORIA CONTEMPORANEA DEL FENOMENO UFO CON I DOCUMENTI UFFICIALI IN ITALIANO DAL SITO DI PAOLOG
PRIMA PARTE: 1947-1971
Gennaio 1969 - Il Rapporto della Commissione Condon
Premessa
Si può dire che il fondamentale documento che esaminiamo in questa tappa ha una relazione molto stretta con quello che abbiamo visto alla tappa precedente, il Rapporto della Commissione Robertson del 1953.
Forti della prospettiva storica di cui godiamo oggi, è possibile affermare che malgrado i due documenti siano separati da 16 anni, entrambi hanno svolto un ruolo fondamentale nel lungo periodo per instaurare quella connotazione negativa nei confronti di tutto quanto attiene al fenomeno UFO che avrebbe inquinato il fenomeno per molti decenni a venire. Come abbiamo visto, il rapporto della Commissione Roberston ha sortito pesanti effetti nei confronti del pubblico mentre, come vedremo in questa tappa, il Rapporto della Commissione Condon ha avuto pesanti e duraturi effetti negativi nei confronti della comunità scientifica.
Le copertine dell'edizione pubblicata da New York Times/Bantam Books nel gennaio 1969 del Rapporto della Commissione Condon, che consta di 965 pagine (da wikipedia.org)
Introduzione
Il documento che esaminiamo in questa tappa è il rapporto finale di una commissione di studio sugli UFO presieduta dal Dr. Edward Condon, da cui il rapporto prende informalmente il nome. Come il rapporto della Commissione Roberston di 16 anni prima, il documento riveste un carattere di estrema importanza nella storia contemporanea del fenomeno UFO, una importanza anche qui in senso negativo, perché così come il rapporto della Commissione Robertson (e le sue raccomandazioni) hanno posto le basi per il discredito del fenomeno UFO nei confronti del pubblico, il Rapporto della Commissione Condon (e anche in questo caso le sue conclusioni) hanno avuto un ruolo fondamentale per dissipare qualsiasi dubbio residuo che fosse rimasto nella comunità scientifica sull'inconsistenza del problema UFO.
E' infine da notare una differenza importante: mentre la Commissione Robertson ha operato in segreto, e segreti per lungo tempo sono stati i motivi della sua azione pubblica di debunking a tutto campo sugli UFO, la Commissione Condon ha operato alla luce del sole. Si tratta quindi di due operazioni condotte in modo molto diverso, ma il loro effetto combinato ha avuto conseguenze comunque pesanti e durature sul fenomeno UFO .
Il Dr. Edward U. Condon, presidente della omonima Commissione (da colorado.edu)
Come abbiamo visto nel corso della tappa precedente infatti, malgrado l'elevata stranezza che connota il fenomeno nel suo insieme, è sempre bene tenere presente che il discredito e il ridicolo sul fenomeno UFO non nascono per caso, né tantomeno sono ad esso intrinseci o connaturati, ma sono il prodotto di un preciso intervento umano.
Questa foto fornisce una certa idea su quella che poteva essere l'opinione del Dr. Condon sugli UFO. (da History.com)
Come abbiamo visto, la Commissione Robertson fu motivata dall'effetto della grande ondata UFO del 1952 nei confronti del pubblico e dalle conseguenti preoccupazioni per la sicurezza nazionale. La Commissione Condon invece fu motivata dalla necessità che l'Aeronautica USA sentiva verso la fine degli anni 60 di un serio studio scientifico che consentisse di fare luce sul fenomeno UFO. Il suo progetto di ricerca sugli UFO, il Progetto Blue Book, stava andando avanti da diversi decenni ormai, ma aveva prodotto tante critiche e pochi risultati.
Per meglio dire, questa fu la motivazione ufficiale per l'operazione, perché la vera motivazione alla base di questo studio fu altra, come vedremo oltre.
Contenuto
Vediamo ora quali sono stati i motivi che hanno portato alla creazione di questa Commissione.
L'Aeronautica Militare degli Stati Uniti si è trovata subito confrontata con il problema degli UFO. Per la precisione, il problema si è posto ancora prima della sua nascita. Come abbiamo visto nella terza tappa di questo Percorso, intitolata "il Parere dell'AMC sugli UFO", è stato il precursore dell'USAF, cioè l'Air Material Command, ad esser tirato in ballo già nel 1947 con la specifica richiesta di un parere su questo misterioso e allora nuovissimo fenomeno.
Ed è stato proprio dal "Parere dell'AMC" di cui sopra che è nato nel suo ambito il primo progetto militare statunitense di studio sugli UFO, chiamato Sign (cioè segno). Subito dopo è stata creata l'Aeronautica degli Stati Uniti (USAF) che ha assorbito le competenze dell'AMC e continuato il suo studio sugli UFO rinominandolo Grudge (che significa risentimento, o rancore).
Dopo una riorganizzazione, il progetto cambiò ancora una volta nome per assumere quello di Blue Book (Libro Blu).
Oggi sappiamo che il "Libro Blu" dell'Aeronautica Militare statunitense non era un vero progetto di studio scientifico sugli UFO (come invece era stato fatto credere al pubblico), ma più che altro un'operazione di facciata per farlo credere. Di fatto, il progetto ha svolto essenzialmente funzioni di raccolta e catalogazione dei dati sugli UFO. E se qualcuno dubita di questo, basta considerare che il grado dei vari direttori che si sono avvicendati alla guida del progetto non è mai stato superiore a Maggiore e che la consistenza del restante personale non ha mai superato la decina di persone (assestandosi su una media intorno alle cinque unità) per comprendere quali potrebbero esserne state le performances.
Il personale del Progetto Blue Book. Seduto è il capo dell'Ufficio, Maggiore Hector Quintanilla, ultimo capo del programma (da peopleus.blogspot.com/)
Gli anni poi sono passati e verso la fine degli anni '60 del novecento il Progetto era ormai in funzione da oltre quindici anni. Una lunga durata che però non portava benefici all'USAF, anzi costituiva una spina nel fianco. Critiche incrociate piovevano dagli ambienti più disparati; i politici l'accusavano di inutile dispendio di denaro pubblico, i giornalisti di occuparsi di faccende ridicole, gli ufologi di scarsa efficacia, e nell'opinione pubblica era diffuso il sentimento che si trattasse di un tentativo di cover-up.
Le critiche provenivano da ambienti molto diversi e con motivazioni diametralmente opposte, tanto da chiedersi quanto potessero essere effettivamente fondate ma, qualità delle critiche a parte, obiettivamente non si può affermare che i risultati concreti del Progetto fossero stati molti, malgrado la notevole durata.
Una scheda del Progetto Blue Book - si noti la classica liquidazione del caso come avvistamento del pianeta Venere (da www.mtv.com)
Stanchi di questo stato delle cose e desiderosi di liquidare quest'attività poco produttiva e che tanto danno d'immagine aveva arrecato e continuava ad arrecare all'arma azzurra statunitense, i vertici dell'Aeronautica cominciarono a cercare una maniera per uscire da questa impasse. Ma anche liberarsi di un tale Progetto non era un esercizio semplice, in quanto procedere direttamente alla chiusura avrebbe provocato ulteriori critiche e reazioni avverse. Occorreva quindi trovare un modo per riuscire a chiudere il progetto prima che entrasse nella sua terza decade (gli anni '70) senza provocare ulteriori danni.
Fu così accolta la proposta del consulente scientifico del Progetto, il Dr. Allen J. Hynek, di commissionare a un ente esterno un vero e proprio studio scientifico sugli UFO, in modo da approfondire la questione meglio di quanto avesse potuto fare fino a quel punto il Progetto Blue Book stesso, valutando nel contempo l'efficacia del lavoro svolto.
Il comunicato stampa dell'Ufficio Affari Pubblici del Vice Ministro alla Difesa in cui si annuncia che il Ministro della Difesa ha scelto l'Università del Colorado per condurre uno studio indipendente sugli UFO (da www.fordlibrarymuseum.gov)
Venne creata una apposita commissione che raccomandò l'esecuzione di uno studio scientifico, esterno ed obiettivo. L'Ufficio per la Ricerca Scientifica dell'USAF emise quindi un bando di gara per l'appalto di uno studio scientifico sugli UFO. L'intenzione iniziale era di avere diverse università e/o enti di ricerca che lavorassero allo studio, ma le maggiori università si tirano subito indietro, e non fu facile trovare qualcuno disposto ad accettare tale proposta. Alla fine fu l'Università del Colorado l'unica che accettò e a cui venne aggiudicato il bando per il progetto di studio. A tale scopo venne messo a disposizione un budget iniziale di 313.000 dollari per una durata di quindici mesi.
Articolo della rivista Science dove si informa che 'il Dr. Condon guiderà un serio e impeccabile studio scientifico sugli UFO' (da science.org)
A questo proposito è curioso riportare il terzo paragrafo di un articolo del Washington Star del 9 ottobre 1966: "Con un sospiro di sollievo quasi udibile l'Aeronautica ha firmato un contratto con l'Università del Colorado e ha gettato il dossier degli UFO sul grembo di uno dei membri più distinti dell'Università del Colorado, il Dottor Edward Uhler Condon."
Fu così costituita la Commissione, costituita da Edward Condon come direttore, Robert Low come coordinatore, David Saunders e Franklin Roach come investigatori principali.
A differenza di quanto avvenne per la Commissione Robertson, composta da poche persone e i cui lavori si protrassero per pochi giorni, il prodotto finale della Commissione, formalmente intitolato "Scientific Study of Unidentified Flying Objects" [Studio scientifico degli Oggetti Volanti Non Identificati], consiste in un serio lavoro di analisi su 59 incidenti UFO attentamente selezionati, portato avanti da una quarantina di scienziati dell'Università del Colorado protrattosi per oltre due anni che ha prodotto un rapporto finale di un migliaio di pagine.
La Commissione consegnò il suo rapporto finale all'USAF nel novembre del 1968, e questa lo pubblicò nel gennaio del 1969.
L'elemento più importante di questo peraltro serio e articolato studio sono le sei pagine delle Conclusioni e Raccomandazioni, contenute nel rapporto finale, perché si tratta di ciò che avrebbe pesato negli anni e decenni a venire. E' da notare che queste conclusioni e raccomandazioni (che curiosamente si trovano all'inizio del Rapporto) furono scritte autonomamente dal Dr. Condon senza alcuna partecipazione da parte degli altri scienziati coinvolti:
Il nocciolo delle Conclusioni e Raccomandazioni del Dr. Condon (da www.fcoiaa.it)
"La nostra conclusione generale è che dallo studio degli UFO negli ultimi 21 anni non è venuto nulla che abbia contribuito alla conoscenza scientifica. Un'attenta considerazione della documentazione a nostra disposizione ci porta a concludere che ulteriori studi approfonditi sugli UFO probabilmente non possono essere giustificati dall'aspettativa di un avanzamento della scienza.."
Questo è il nocciolo delle conclusioni tratte dal Dr. Condon dopo un paio di anni di lavoro della Commissione che dirigeva, lavori a cui sembra peraltro che abbia partecipato pochissimo, lasciando la maggior parte del lavoro al coordinatore Robert Low.
Queste conclusioni e raccomandazioni portarono così l'Aeronautica degli Stati Uniti a terminare il Progetto Blue Book il 17 dicembre 1969. Il Progetto nei suoi quasi 22 anni di vita aveva esaminato 12.618 casi ufologici, dei quali 701 imasero senza spiegazione, malgrado le sommarie 'spiegazioni', a volte al limite del ridicolo, con le quali la maggior parte dei casi furono liquidati.
Il comunicato stampa dell'Ufficio Affari Pubblici del Vice Ministro alla Difesa in cui si annuncia la chiusura del Progetto Blue Book da parte del Ministro della Difesa sulla base delle conclusioni del 'Rapporto Condon' (da www.fcoiaa.it)
Il Rapporto della Commissione Condon venne poi esaminato e validato da una commissione speciale dell'Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America, cosa che ne sancì definitivamente la correttezza agli occhi del pubblico e soprattutto della comunità scientifica.
Commenti
Ora che abbiamo visto come si è arrivati alla chiusura del Progetto Blue Book, torniamo a quanto detto sopra, ovvero che lo "Studio Scientifico sugli Oggetti Volanti Non Identificati" dell'Università del Colorado diretto dal Dr. Condon era essenzialmente un sistema per mettere in grado l'Aeronautica degli Stati Uniti di liquidare il Progetto Blue Book senza produrre ulteriori danni d'immagine. Vediamo ora i motivi per questa affermazione.
Prima di tutto bisogna considerare che nelle sue conclusioni e raccomandazioni, basate su uno studio dove almeno un terzo dei casi è rimasto senza spiegazione, il Dr. Condon afferma che dallo studio degli UFO è inutile attendersi alcunché utile al progresso scientifico. Il solo fatto della netta antitesi di queste considerazioni con il contenuto del rapporto solleva ragionevoli dubbi sulla buona fede del Dr. Condon nello scrivere ciò che ha scritto, e induce a ritenere che la stragrande maggioranza di chi lo ha preso per buono, se lo ha letto, non è andato comunque oltre alle Conclusioni e Raccomandazioni scritte del suo direttore.
Per questo motivo la generale accettazione delle Conclusioni e Raccomandazioni del Dr. Condon appare essenzialmente basata sul prestigio del Direttore della Commissione di studio che, occorre ricordare era un eccellente scienziato che aveva apportato contributi notevoli nel campo della meccanica quantistica... e dalla lettura del Rapporto limitata alla sue sole Conclusioni e Raccomandazioni.
La notevole mancanza di coerenza fra le conclusioni di Condon e il corpo del rapporto finale scritto dal personale che ha effettuato lo studio non è sfuggita nemmeno a certi UFO-scettici, o per meglio dire negazionisti. Come nota infatti Bernard Haisch in UFOskeptic.org "La conclusione negativa del Rapporto è però più apparente che reale, poiché c'è una sostanziale discrepanza tra le Conclusioni e le Raccomandazioni, scritte dal solo Condon, e le conclusioni che si potrebbero ragionevolmente trarre dalle prove presentate nel corpo del Rapporto."
Vignetta umoristica del Denver Post (anno 1967): "Stia calmo, Dr. Condon, gli dica che non crede in loro!" In basso a sinistra: "Non fate che questa cosa si sappia in giro, potrebbe rovinare le nostre conclusioni!" (da luforu.org)
Un altro significativo elemento da citare a questo proposito è quanto accadde il 25 gennaio 1967 a Corning, nello stato di New York, quando Condon tenne un discorso di fronte a membri di due associazioni scientifiche locali. Il giorno seguente un giornale della zona, lo Star-Gazette di Elmira, NY, pubblicò un articolo sull'evento.
L'articolo dello Star-Gazette di Elmira, NY, sul discorso tenuto dal Dr. Condon a Corning, NY, il 25 gennaio 1967 (da www.newspapers.com/)
Il punto saliente dell'articolo è laddove recita:
Il Dr. Edward U. Condon ha affermato qui mercoledì sera.... "Gli oggetti volanti non identificati non sono l'attività dell'Aeronautica"... Il Dr. Condon non ha lasciato dubbi a proposito dei suoi sentimenti personali sulla questione aggiungendo: "La mia inclinazione è di raccomandare che il governo esca da questa faccenda. La mia attitudine è che non c'è nulla [negli UFO]". Con un sorriso, ha poi aggiunto, "Ma per un altro anno non è previsto che io raggiunga alcuna conclusione...".
Qualora questo non bastasse a chiarire che il vero scopo alla base dello Studio Scientifico sugli Oggetti Volanti Non Identificati commissionato all'Università del Colorado fosse stato di offrire un pretesto all'apparenza serio e impeccabile per chiudere il Progetto Blue Book, è il caso di menzionare qui il cosiddetto "Memo di Low". Si tratta di una una lettera scritta prima che lo studio avesse inizio il 9 agosto del 1966 dal Dr. Robert Low, colui che sarebbe stato il Coordinatore della Commissione, a due amministratori dell'Università del Colorado per cercare di convincerli ad appoggiare il progetto. Questa lettera non era destinata ad essere resa pubblica e fu solo per un caso che divenne pubblicamente nota, essendo stata lasciata inavvertitamente in una pila di altri documenti ad uso pubblico.
Le due pagine che compongono il 'Memo di Low', una lettera in cui il coordinatore del progetto, Dr. Robert Low, illustra quello che sarebbe stato il modus operandi dello studio condotto dalla Commissione Condon (da http://www.nicap.org/)
A cavallo fra la fine della prima pagina e l'inizio della seconda vi è il paragrafo in cui Low afferma che "Il nostro studio sarebbe condotto quasi esclusivamente da non credenti che, anche se non potrebbero provare un risultato negativo, sicuramente potrebbero, e molto probabilmente riuscirebbero ad accumulare un'impressionante mole di prove a conferma del fatto che non c'è alcuna realtà nelle osservazioni. Il trucco sarebbe, credo, descrivere il progetto in modo che al pubblico appaia come uno studio totalmente obiettivo, ma che alla comunità scientifica presenti l'immagine di un gruppo di non credenti che fanno del loro meglio per essere obiettivi, ma che hanno un'aspettativa quasi nulla di trovare un disco volante. Un modo per fare questo sarebbe quello di orientare le indagini non sui fenomeni fisici, ma piuttosto sulle persone che li osservano – cioè concentrarsi sulla psicologia e la sociologia delle persone e dei gruppi che riferiscono di aver visto gli UFO. Se l'enfasi fosse posta qui, piuttosto che sull'esame della vecchia questione della realtà fisica dei dischi volanti, penso che la comunità scientifica capirebbe rapidamente il messaggio."
Una menzione a parte merita il fatto che la vita della Commissione non fu del tutto facile e non tutto andò liscio. Benché i membri del team di ricerca avessero svolto un lavoro serio e di buona qualità, peraltro lavorando in modo molto autonomo e con scarsa coordinazione, all'interno della direzione i contrasti, anche molto duri, non mancarono affatto.
I problemi interni della Commissione Condon erano già parecchi nell'estate del 1968, come un articolo apparso sulla rivista Science il 26 luglio di quell'anno riferisce:
L'articolo della rivista Science intitolato "Progetto UFO: guai sul terreno" (da www.jstor.org)
Ecco la traduzione dei primi due paragrafi in cui viene riassunta la turbolenta vita della Commissione fino a quel punto:
Progetto UFO: guai sul terreno. Boulder, Colorado. Il progetto di ricerca sponsorizzato dall’Aeronautica che avrebbe dovuto dirimere le controversie sugli Oggetti Volanti Non Identificati (UFOs) ha finito per trovarsi intrappolato esso stesso nelle controversie.
Il progetto, condotto dall’Università del Colorado sotto la direzione dell’eminente fisico Edward U. Condon, è stato interessato da guai bizzarri come bizzarri sono i fenomeni che investiga. È stato criticato da stimati scienziati interessati al fenomeno UFO, imbarazzato dalla pubblicazione di un indiscreto memorandum, attaccato da una rivista di grande diffusione, sconfessato da un gruppo nazionale di appassionati UFO, minacciato di denunce e di inchiesta dal parte del Congresso, ha visto la sua forza lavoro ridotta da due licenziamenti e da una rancorosa dimissione, ed è stato interessato da una indagine per narcotici – il tutto ancor prima che il Progetto avesse avuto la possibilità di pubblicare il suo rapporto finale.
E altre controversie si profilano all’orizzonte, dato che uno degli scienziati licenziati sta preparando un rapporto dissenziente, già ampiamente pubblicizzato, destinato ad essere pubblicato quando il rapporto finale della Commissione sarà reso pubblico.
L'indiscreto memorandum è quello di Low che abbiamo visto prima. Il gruppo nazionale di appassionati UFO è il NICAP di Donald Keyhoe, che interruppe i rapporti con la Commissione Condon a fine aprile del 1968, mentre i licenziamenti sono quelli di due collaboratori, Saunders e Levine, entrambi Ph.D., licenziati "per incompetenza" a inizio febbraio del 1968. La rivista di grande diffusione nazionale che lo ha attaccato è Look. La rancorosa dimissione è quella dell'assistente amministrativa sig.ra Mary Lou Armstrong, avvenuta verso fine febbraio, che nella sua lettera di dimissioni scriveva che il morale dello staff era veramente a terra, e che vi era una quasi totale mancanza di fiducia nei confronti del coordinatore Low, accusato di essere la causa principale dei problemi all'interno del comitato. Come riportato da Hynek, lamentando la fallimentare gestione del progetto da parte di Robert Low la Armstrong scrisse che "Se Condon avesse gestito seriamente le nostre attività, non ci sarebbero stati tutti questi conflitti".
Lo stesso Low non durò molto di più, infatti diede le dimissioni a maggio del 1968.
Tutti fattori questi che certo non forniscono una immagine particolarmente edificante di questo gruppo, che appare essenzialmente una commissione male ispirata e ancor peggio gestita.
Considerato quanto abbiamo visto fin qui, è il caso di menzionare che secondo voci piuttosto insistenti circolanti da molto tempo in ambienti nordamericani, l'accettazione di Condon a dirigere lo 'Studio Scientifico sugli UFO' sarebbe stata condizionata alla formulazione di un parere contrario alla ricerca scientifica sugli UFO, cosa che avrebbe garantito la riabilitazione di Condon. Si tratta di voci, quindi non verificabili, ma sta di fatto che Condon era stato inquisito dal Comitato per le Attività Antiamericane. Il fatto che gli possa essere stata prospettata la piena riabilitazione a condizione di esprimere un parere negativo sugli UFO che consentisse all'USAF di chiudere il Progetto Blue Book senza fare altre figuracce parrebbe una ipotesi non campata in aria. Di contro bisogna dire che non sembra esserci stata alcuna azione, diretta o indiretta che fosse, tesa ad una qualche forma di riabilitazione del Dr. Condon dopo la pubblicazione del rapporto finale del suo gruppo di studio.
Conclusione
Forti dei documenti di cui disponiamo e della prospettiva storica di cui godiamo oggi, si può affermare senza tema di smentite che lo studio sugli UFO commissionato all'Università del Colorado sia stato essenzialmente un modo per consentire all'USAF di togliersi dalle mani quella 'patata' degli UFO che non aveva mai smesso di essere bollente, e di farlo nel modo meno dannoso possibile, facendolo passare per una seria attività consacrata dai crismi scientifici. Agendo in questo modo però, è stato anche sancito lo stigma accademico sul fenomeno UFO che, unitamente all'onda lunga degli effetti della Commissione Robertson, avrebbe poi continuato a intorbidire per ben oltre mezzo secolo le acque intorno al fenomeno UFO/UAP.
Oggi che lo stigma e il ridicolo sul fenomeno UFO, che come abbiamo visto sono elementi fabbricati e introdotti ad arte, si stanno progressivamente dissipando, anche questo è uno di quegli elementi che ci lasciamo volentieri alle spalle, ma che è il caso di non dimenticare.
Dove si trova il documento nel sito di PaoloG (e l'originale)?
Al momento le Conclusioni e Raccomandazioni dello Studio Scientifico sugli Oggetti Volanti Non Identificati dell'Università del Colorado non sono ancora state tradotte in italiano.
La versione originale in inglese del documento si trova qui: